Yuppie Flu - Yuppie Flu At The Zoo (Flop, 1999)

Se Automatic But Static poteva essere uno splendido disco "mancato" dei Pavement (con tutti i pregi e i difetti che cio' comportava), Yuppie Flu At The Zoo segna il definitivo distacco del gruppo di Ancona da tale pesante parentela. Ormai gli Yuppie Flu "viaggiano", assimilano generi diversi, riciclano e metabolizzano tutto... dando alla luce un album spaziale in tutti i sensi (e non solo nel panorama indie). L'iniziale Sport Yer Feelings è un inno alla fragilità del suono analogico, mentre la bellissima The Fairy Tales Of Young Robin rimanda, più che ai Pavement, a ciò che oggi dovrebbero fare i Pavement, ma questa è un'altra storia. Ambassadors poi ti lascia a bocca aperta: è come se un pezzo degli Arab Strap venisse divorato dal moog, il cui incedere si fa sempre più insistente. E' la melodia invece ad avere la meglio in Wheel Deal, brano che mi ricorda certe cose dei Grandaddy per quel suo alternarsi tra elettrico-analogico e acustico. Volete un consiglio? Quando arrivate a ...Sinking Thief (il cuore dell'opera) armatevi di cuffie e ascoltatevi nove minuti di psichedelia sonora: capirete fin dove possono spingersi questi ragazzi dalla carta d' identità italiana, ma dal passaporto "cosmico". Con la finale Back Home posso finalmente scendere dalla navetta e ritornare a casa, senza essermi mai alzato dal mio divano di seconda. Grandi.

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Yuppie Flu - The Boat EP (Homesleep, 2001)

Con ritardo mi occupo di questo EP uscito dopo lo splendido Yuppie Flu At The Zoo del 1999.
Oramai la contaminazione elettronica della band marchigiana č pressochč totale e ci culla con cinque pezzi blandi e ipnotici come le onde di un mare sempre calmo. I due brani iniziali sorprendono, dal moog che balla il samba dell'acustica Boat Or Swim, alla melodia sbilenca tempestata da bleeps della notevole The Blue Experiment. Da favola anche A Song's A Song, con tanto di voce effettata, loops che cigolano e uccellini che cinguettano; solo Order The Player Of The Field torna su territori un pochino pių irruenti e indie. Anche dal vivo non deludono, nonostante la virata decisamente pių cerebrale. Visto che stavolta neanche si č parlato dei Pavement (pace all'anima loro)?
Terapeutico.

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