Viclarsen - Abitazione (Viceversa/Audioglobe, 1999)

Registrato e prodotto tre anni fa a Ohey in Belgio da Francois Cambuzat e Chiara Locardi (L'Enfance Rouge), questo Abitazione dei Viclarsen rappresenta a tutt'oggi una delle più originali ed intense espressioni della musica indipendente italiana: l'uso reiterato che Massimo Bressan, Federico Canibus, Mario Carlone, Luca Pagani fanno di strutture e geometrie noise é minimale ed ipnotico, l'asciuttezza delle atmosfere suggerisce una strana ansia/inquietudine; si tratta di un'inquietudine non metafisica, ma quasi quotidiana, incuneata tra gesti, azioni, oggetti con cui abbiamo un rapporto di dimestichezza abitudinaria... Soggetti tra l'altro dell'artwork spartana del CD!
Sono dubbi, speranze, riflessioni amare che trovano in alcuni brani anche il medium di un parlato - recitato che introduce nella musica di Viclarsen un'insolita e suggestiva dimensione teatrale. E' un po' tutta l'estetica dei quattro che esprime insofferenza per soluzioni sonore ovvie, premendo verso una periferia di moduli non ortodossi... il peso dei silenzi, suoni concreti, oasi acustiche e rarefatte.
Esemplare in tal senso Sole Al Porto, scritta e registrata con Bugo, una delle tre bonus-tracks di Abitazione: una ballata acustica quasi occasionale e mercuriale che sa di vento, di mare... di quotidiano distratto.
Viclarsen é uno di quei casi sonori cui stanno strette etichette e definizioni: post-rock? Musica concettuale? Forse... musica contemporanea!

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