Trembling Blue Stars - Alive To Every Smile (Shinkansen, 2001)

Nessuno soffre per la musica pop quanto Bob Wratten. Per chi non lo conoscesse, Bob è stato prima di tutto la mente e il cuore dei Field Mice, l'indimenticabile band londinese che alla fine degli anni '80 ci regalò quella manciata di singoli perfetti e anatemi indiepop che sono ancora oggi la gioia e la delizia di tutti gli shoegazers intorno al mondo. Ma mentre i Field Mice erano degli esperti nell'arte del jangly pop, la nuova band di Bob, i Trembling Blue Stars, sono maestri nello scrivere canzoni su amori sofferti e relazioni che non funzionano mai (tutte esperienze personali di Bob, che dio lo benedica!). Con le loro perfette canzoni pop e testi così sentiti che scioglierebbero tutti i ghiacciai dell'antartico in una volta sola, hanno nel corso degli anni infranto cuori da Tokio a Nashville, producendo tre bellissimi album (Her Handwriting, Lips That Taste Of Tears, e Broken By Wisphers) che combinano l'uso di chitarre jangly e di eteree voci femminili con numerose e insolite sperimentazioni elettroniche. Il loro quarto e nuovo album, Alive To Every Smile, è a mio avviso il loro album migliore. Certo, non vi sono molti cambi rispetto a quelli precedenti e il tema principale (l'amore che non va) rimane sempre lo stesso, ma non appena quel calore familiare e le voci melanconiche di Bob e Beth riempiono l'aria, questo disco vi farà semplicemente sentire come avvolti in un'enorme coperta di lana mentre fuori impera una bufera di neve. Tristi quanto le canzoni dell’album possano sembrare, infatti, è impossibile non sorridere ed essere almeno un pochino felici mentre le si ascolta. Alive To Every Smile è l'omaggio mandato dagli dei ad un amore mai consumato, undici canzoni che lavorano insieme per raccontare un'unica e splendida storia. The Ghost Of An Unkissed Kiss è il classico singolo pop, chitarre tristi e voce vulnerabile che ti uncinano il cuore e splendidi cori che si ripetono all'infinito in un crescendo di armonie; Haunted Days è una canzone triste e melanconica ma che in perfetto stile Trembling Blue Stars riesce contemporaneamente ad essere sorridente e luminosa; Little Gunshots è semplicemente la canzone d'amore più bella e spiazzante che vi capiterà di ascoltare quest'anno. Come tutti i precedenti dischi della band, Alive To Every Smile è una malinconica richiesta di onestà e di amore, un disco delicato che ricorda il suono tranquillo del mare in inverno e che risplende luminoso grazie ai bellissimi testi di Bob. La sottoscritta conosce almeno tre amici che hanno usato canzoni dei Trembling Blue Stars per riconquistare un amore perduto, e personalmente ho pianto più dietro a pezzi come Letter Never Sent (tratto dal loro secondo disco) che dietro a quelli di chiunque altro. I Trembling Blue Stars non sono una band particolarmente innovativa e la loro musica che combina pop e stranezze elettroniche non piacerà forse a milioni di persone, ma a renderli speciali è la loro sensibilità gentile e quell'atmosfera triste e avvolgente che al giorno d'oggi pochissima musica riesce ancora a creare. Questo disco è un album di luminosa miseria d'amore e di squisite ballate da camera da letto, e anche se tutte queste cose le abbiamo già sentite un milione di volte da loro, riesce comunque a farti accelerare il battito del cuore con la sua dolce bellezza. E questo a mio avviso è il riassunto dell'album: storie che abbiamo già ascoltato, ma che ad ogni disco si fanno sempre più squisite. Non grosse novità dunque, ma se anche è vero, come dicono alcuni, che le canzoni d'amore sono un vicolo cieco creativo, i Trembling Blue Stars occupano senza dubbio una delle case migliori della via.

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Trembling Blue Stars - A Certain Evening Light (Shinkansen, 2003)

Se mi si chiedesse qual'è il gruppo più malinconico del quale io possieda i dischi, risponderei sicuramente i Trembling Blue Stars. Solo loro, insieme ai Field Mice dei quali sono la naturale continuazione, sono riusciti a raccontare in modo così definito e struggente di cuori spezzati, di storie finite, di solitudine.
Questa raccolta di diciotto pezzi, tratti da sei anni di 7" e da EP vari, è il loro modo di congedarsi dalla Shinkansen, a sua volta la naturale continuazione della Sarah Records. Inutile precisare che un disco del genere non aggiunge nulla di nuovo ai quattro meravigliosi lavori precedenti della band di Bob Wratten, ma semplicemente regala ai fan (e non solo) quella dose di glucosio utile per tirare avanti ancora per un po'. E così abbiamo l'opportunità di ascoltare Doo-Wop Music (per la prima volta su CD, uno dei loro pezzi migliori), la sbarazzina It's Easier To Smile ("Keeping your heart broken is too much like hard work"), quasi-New Order, una meravigliosa versione di Abba On The Jukebox e così via, fino ad arrivare alla tenera, natalizia ed 'unlisted' Christmas & Train-Trips & Things che chiude il disco, come una firma in fondo ad una cartolina.
Per fan, si diceva, ma vista l'omogeneità delle canzoni qui presenti (difficile trovare delle vere e proprie headlights), prendetelo né più né meno come il quinto disco dei Trembling Blue Stars. E se siete arrivati a leggere fino a qui, sapete già che ne vale la pena.

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