Swirlies - Blondertongue Audiobaton (Taang!, 1992)

Se il "rock indolente" è stato inventato dai Pavement, questi ragazzi hanno perlomeno imparato bene la lezione... Trattasi di un disco indie rock evidentemente lo-fi (registrazione poco accurata e ispirazione Sebadoh/Sentridoh, ovvero Lou Barlow - con il quale, tra l'altro, la vocalist Seana Carmody ha collaborato su Bubble & Scrape), con una buona combinazione di rumore e melodia, suonato con genuinità e passione, ed in sostanza molto interessante. Un primo riferimento potrebbero essere gli altrettanto giovani canadesi Pond (Sub Pop): se avete ascoltato il loro acclamato esordio, o forse meglio il secondo e sottovalutato album, potete avere un'idea di quello cui andate incontro anche con questo: indie rock frammentario, sommesso e sconnesso, con chitarre rumorose e sporche da sfondo ad improvvise intuizioni melodiche e ritornelli pop davvero indovinati. Trascinante e creativa è già l'iniziale Bell, senza dubbio uno dei momenti migliori del disco; seguono le atmosfere sognanti (My Bloody Valentine) di Vigilant Always, interrotte da squarci punk inattesi, e le chitarre stonate della più tranquilla His Love Just Washed Away. Semplicemente delizioso è il minuscolo capolavoro denominato His Life Of Academic Freedom, praticamente un abbozzo di canzone condito da rumorini assortiti, come solo Pavement/Smog credevo fossero in grado di fare. Il singolo Pancake, basato sulla splendida contrapposizione della dolce voce femminile di Seana (altrove in secondo piano) con il noise chitarristico di base, raggiunge in bellezza il primo brano. Le restanti tracce seguono la strada intrapresa, sospese tra Sonic Youth e Drop Nineteens, proponendo un gradevole mix basato su una concezione di "alternative rock" che non corrisponde a violenza e potenza inutili e pretenziose, bensì a fantasia, sensibilità, dolcezza e irruenza assieme. Le conclusive Wrong Tube e Wait Forever (...troppo breve!!!) confermano queste impressioni estremamente positive: chimp rock foreva'!

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