Primus - Pork Soda (Interscope, 1993)

E' sempre difficile dire qualcosa sui Primus, che vanno spesso oltre ogni tentativo di interpretazione.
Pork Soda è probabilmente l'album che li ha consacrati, nonostante Les Claypool e compagni abbiano sfornato anche dischi più orecchiabili. E' un album contraddittorio, che alterna momenti grotteschi e divertenti (The Ol' Diamondback Sturgeon, Welcome To This World) ad altri cupamente inquietanti, come quelli scanditi dal mitico contrabbasso di Mr. Krinkle; oppure come Bob, dove Claypool parla di un amico morto suicida, col basso che sembra assumere sembianze umane.
Atmosfere un po' da fiaba nordica, quelle di Pork Soda, che riescono a trasportare l'ascoltatore in un mondo popolato da strane forme di vita. Spesso si ha la sensazione che sia una sorta di folletto birichino a raccontarci queste storielle, impressione che, peraltro, può facilmente essere confermata da una visione dei Primus su un palco. A prevalere, alla fine, è però forse il lato oscuro dell'album, quello, per esempio, dell'estenuante My Name Is Mud, della psicotica DMV o della lunga strumentale Hamburger Train. Con accenti deliranti, come la coda di Nature Boy, dove il buon Les fa vedere appieno cosa può fare un basso nelle sue mani.
Probabilmente l'espressione del maiale fra le bollicine che vediamo sulla copertina mostra meglio, e al di là, di qualsiasi commento, la sensazione che si prova davanti alla geniale originalità di questo trio.

Credo tu abbia ragione, hai descritto l'album
più tecnico e controverso dei Primus in maniera
eccezionale, complimenti.
Pendlerton

Sono d'accordissimo con tutto ciò che dici ma non
sono d'accordo su un unica cosa...avrei aggiunto
un altra stellina!
Di album migliori di questo attualmente non ne girano,
quindi merita il massimo dei voti!
Piero

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