Yann Novak – Blue.Hour (Farmacia901, 2012)

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Yann Novak vive e lavora nella città di Los Angeles dove donnine prosperose e omaccioni muscolosi corrono al rallentatore sulla spiaggia, e nel mentre Yann manipola suoni in totale solitudine in un buio scantinato nella periferia della città… o forse no, anzi, direi proprio il contrario, visto il lungo curriculum di luoghi dove ha presentato le sue installazioni e i festival prestigiosi dove ha suonato. Quindi probabilmente non sono solo le lande desolate, che si tratti di neve o di deserti ad inspirare musica dronica, ma anche i tramonti o le albe della città più fittizia d’America. Blue Hour è un flusso, un drone, ma non un drone il cui peso sonoro piega la schiena e le orecchie all’indietro, ma che solleva l’ascoltatore, o meglio lo eleva in uno stato di grazia trascendentale/ambientale. Non a caso l’ispirazione viene proprio da “l’ora blu” che identifica una particolare condizione della naturale luce solare che si verifica, al tramonto o all’alba, in situazione di crepuscolo, quando il sole è sotto l’orizzonte. L’orario, la durata e l’intensità del fenomeno cambiano a seconda delle stagioni, delle latitudini e delle condizioni meteo. É un situazione ambientale spesso ricercata nella fotografia, proprio perchè permette di ottenere effetti di contrasto che non si riuscirebbero ad ottenere in altro modo. Ed è proprio “fotografando” con l’audio questo evento climatico che Novak in 21 minuti esatti coglie le sfumature del blu, le penombre e i colori più freddi in contrasto con il blu intenso. Ad un buon volume ci si lascia avvolgere piacevolmente da questo suono che penetra nello spirito, lasciando una sensazione di positività e di pacificazione con il mondo. Ma poi, quando riapro gli occhi richiamato dall’ennesimo “papi” di mio figlio, la pace dei sensi raggiunta fino a quel momento, si vaporizza come una nuvoletta di fumo nell’aria e si ritorna alla vita concreta. Farmacia901, o meglio Fabio Perletta, è come sempre molto attenta all’estetica e naturalmente in tema con la materia musicale in questione, inserisce il CD in una custodia trasparente su un supporto a sua volta trasparente e giocando con dei cerchi concentrici di colore grigio-azzurro crea un oggetto di design. Da ascoltare e da avere.