Wolfnuke – Nightwar (Crucial Blaze, 2010)

Il metal-core che piace a noi. Eh, sarà che siamo vecchi, ma le porcherie alla Hatebreed e compagnia, chuggachugga da quattro soldi e batteria senza freni né un minimo di cervello non ci hanno mai appassionato. Invece i  Wolfnuke, quartetto di Hagerstown (MD) che schiera al basso e alla voce  il boss della Crucial Blast (il disco esce per una succursale), vanno ad abbeverarsi alle fonti del metal che fu (Celtic Frost e Darkthrone) e dell’hardcore più pesante ( Cro-Mags ed Amebix) e se ne escono con questo esordio di tutto rispetto, edito come CD-R in confezione DVD, oppure scaricabile gratuitamente dal loro Myspace. Ovviamente non sono i primi a battere queste strade, ma sono certamente fra i migliori e nella fusione dei due stili si spingono là dove solo i primi Integrity si avventurarono. Quest’ultimi rappresentano certamente il riferimento più prossimo ed è strano (ma forse non casuale) che fra le decine di gruppi citati come influenza siano proprio loro a mancare. Ma quando la scelta della copertina cade su Il Trionfo Della Morte di Pieter Bruegel il Vecchio che cita apertamente lo stile Hieronimus Bosch, che ricorderete illustrare il seminale Those Who Fear Tomorrow, è difficile non nutrire qualche sospetto. Non vorrei però che si pensasse a un banale plagio: i Wolfnuke aggiornano il discorso che già conosciamo, bilanciando le influenze attraverso un’attenta sottrazione e addizione degli elementi. Mantengono l’accostamento sapiente di rallentamenti e accelerazioni e le melodie schiacciate da tonnellate di thrash ma eliminando gli assoli, inserendo chitarre puramente black (Filthwrath) e un cantato d’estrazione più classicamente metal, che non disdegna passaggi epicheggianti, quasi teutonici (Deathfire). Il risultato è un disco scurissimo, che marcia in perfetto equilibrio sul crinale che divide il metal dall’hardcore, verso il Ragnarök. Alla fine è credibile che gli Integrity non abbiano rappresentato un’influenza: semplicemente, partendo dalle stesse basi si arriva, anche a distanza di anni, a risultati simili. Ma poi, importa veramente? Alla fine ciò che davvero conta è che sorga finalmente l’alba di una nuova apocalisse.