Viridanse – Gallipoli 1915 E Le Altre Storie (Silentes, 2012)

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Non suona affatto bizzarro il recupero della discografia completa dei Viridanse, in un’epoca in cui il suono new wave è in auge e in tanti si cimentano con queste sonorità: a distanza di venticinque anni gli alessandrini fanno ancora la loro figura sia nel panorama italico dell’epoca che confrontati con i contemporanei. In questa discografia sono presenti i due dischi editi dalla band più un buon numero di inediti e registrazioni dal vivo: si inizia nel primo CD con il mini di quattro pezzi Benvenuto Cellini del 1984 più un live registrato lo stesso anno ad Alessandria, per poi continuare nel secondo CD con l’album Mediterranea del 1985 seguito da quattro inediti del 1987. I quattro pezzi di Benvenuto Cellini e ancor di più i brani del live ad Alessandria (antecedenti al mini e praticamente tutti inediti, ricavati da un VHS e rimasterizzati dal membro della band Enrico Ferraris) suonano molto bene e danno una buona idea della band: il suono è quello dark wave ottanta, con una forte tensione palpabile tra clangori di chitarre, basso pulsante, batteria secca e voce tipicamente impostata secondo i dettami dell’epoca ma mai sforzata o eccessiva con testi in italiano molto curati. Per i miei gusti apprezzo maggiormente le canzoni del primo CD, più scure, con accenni postpunk e meno influenzate dal suono fiorentino, evoluzione che invece si nota di più in Mediterranea, un secondo disco dalle atmosfere più aperte dove fa capolino una goccia di etnico e delle armonie vocali più cantate, che negli ultimi inediti del 1987 arrivano vicine al Pelù degli esordi. Un plauso al recupero di Silentes/Stefano Gentile, con testi e note interessanti inserite nelle belle grafiche della confezione curata da Andrea Marutti, senza dimenticare il mastering notevole di Giuseppe Verdicchio.

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