Ur – Triadic Memories (Afe, 2005)

Edizione limitatissima per questo nuovo progetto di Federico Esposito (già Den LXV e Heartside) che, come suo costume, ancora una volta esplora gli abissi della percezione con un lavoro difficile, ma non certo criptico, suddiviso in tre lunghi movimenti. Autentici viaggi ambientali che, in rigor dogmatico, destrutturano completamente il concetto di canzone, accostandolo semmai, con minimo sforzo immaginativo, a certe introspezioni di Einsturzende Neubauten del periodo Halber Mensch /Armenia oppure alle collaborazioni di David Sylvian e Holger Czukay come Flux + Mutability. Chi ha avuto la fortuna di vedere gli Ur sul palco mi ha assicurato che il live act della band è assolutamente iper energetico e suonato rispetto a quanto si possa immaginare per sperimentazioni di questo tipo. Avanguardisti quindi, ma molto meno ostici di quanto appare: i loop-larsen ad alte frequenze non sono mai reiterati all’infinito, bensì conditi da rumorismi di natura sia elettrica che percussiva che fanno supporre che la spinta di laptop e campionatori sia minima se non addirittura quasi nulla all’interno dell’intero lavoro. La band è completata da Mauro Sciaccaluga (Never Was, Downright, Kafka, Den LXV) e Andrea Ferraris (Onefineday, Deep End, One By One).

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