Ulna – Ligment (Karlrecords, 2013)

Torna il duo degli Ulna al suo secondo disco sempre sulla tedesca Karlrecords: con grafiche e titolo Andrea Ferraris (ultimamente attivo con Luminance Ratio e Airchamber3) e Valerio Zucca Paul (Abstract Q, 3eem) continuano a riferirsi all’ortopedia, tra ossa e radiografie: questo nuovo capitolo è in effetti una continuazione dell’esordio e in tre quarti d’ora rimarca bene quelle che sono le qualità del gruppo. La musica elettronica del duo è un materiale lavorato accuratamente: la qualità del suono, una gran dose di gusto e la dovizia dei dettagli sonori sono da sempre i punti di forza di Ulna e anche in queste nuove tracce questi presupposti non vengono certo meno. Si possono sciorinare tutti i nomi tutelari di casa Warp senza venire smentiti dall’ascolto di Ligment e senza neanche dovere chinare il capo al confronto: ritmi sincopati e “intelligenti”, campioni rielaborati in modo maniacale, melodie sempre “storte” ma catchy riescono a farvi sorseggiare rapidamente questa mole di suoni, ronzii e blip digitali, che vanta anche le collaborazioni di Barbara De Dominicis e Mark Beazley (Rothko). Con atmosfere un po’ più aperte rispetto all’esordio Frcture, a volte ad un passo dal dancefloor e a volte più ambientali e sognanti, Ligment è un viaggio sonoro godibilissimo da ascoltarsi in relax e ad alto volume.