Tender Trap – Ten Songs About Girls (Fortuna POP!, 2012)

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Parte la prima traccia – che, manco a farlo apposta si intitola Train From King’s Cross Station– ed è subito UK sound. Il ‘m’illumino d’immenso’ è implicito. Magari è stata la chitarra easy-listening (and playing) così vicina al pop più solare (ebbene sì, ho proprio scritto quell’aggettivo lì anche se non è certo il primo che verrebbe in mente, ma basta ascoltare Ode) degli Smiths – n.d.r. a proposito… Occhio che NME ha appena nominato John Marr Godlike Genius dei chitarristi britannici ever) o il fatto che i Tender Trap sono molto simili alle That Dog (Step One, May Day), un mio amore giovanile, o ancora che sono uscite in passato anche per K Records che ha prodotto roba ‘bellabella in modo assurdo’ (Cit.), fatto sta che, per me, non c’è un pezzo che stanchi un pò in questo quasi concept album che parla di ragazze. E’ dal 2001 che from London (of course… verrebbe da aggiungere), prima in tre e ora, con vari cambi di formazione, in cinque, suonano un indie anni ’90 – diciamo Elastica/Belle And Sebastian-oriented – molto onesto e ben fatto. Ci sono i coretti che passano per atmosfere retrò (Love Is Hard Enough), i back vocals giusti su un letto di basso-chitarra-batteria che non sconvolge la vita, ma è, nella sua linearità, sempre armonico e funzionale alle voci, vere protagoniste del quarto album della band. Forse più che (twee)pop si può parlare di soft rock (esiste l’hard, esisterà pure il soft…) per 6Ts lovers per un album che è infinitamente gradevole e sicuramente ‘da signorine’, ma che profuma di primavera e che farebbe bene a tutti indistintamente. Detto ciò chiamo due amiche per farmi metter su i bigodini mentre parliamo di ragazzi e intanto ci riascoltiamo questo disco. Scherzavo…