Tatsuya Nakatani & Shane Parish – Interactivity (Cuneiform, 2020)

Tatsuya Nakatani

Secondo disco collaborativo tra il percussionista avant Tatsuya Nakatani e il chitarrista Shane Parish degli Ahleuchatistas. Un lavoro che si basa sulla pura istintualità e un genuino approccio face to face che riesce a esprimere una carica poetica piuttosto interessante.
Interactivity si compone di tre lunghe tracce improvvisate che sovrappongono efficacemente piani apparentemente incongruenti, via via connessi in modo fortemente comunicativo e destabilizzante al tempo stesso. Un disequilibrio che destruttura il country-folk in chiave avant-jazz, costruendo tensioni oblique su layer ritmici differenti che trovano un’armonizzazione del tutto particolare proprio nell’incontro delle rispettive ricerche. I due infatti comunicano telepaticamente con concretezza coriacea, dialogano tra le variazioni incessanti eppure incrociandosi sempre su un terreno di amabile comprensione reciproca.
Un gioco febbrile che scorre tra incastri insoliti e suggestive sospensioni dal sapore blues, imbastisce tessiture articolate e nervose alla ricerca di distensioni emozionali. Il punto più alto arriva con il picco dell’ultima Embarkation, quando gli ormeggi sono ormai sciolti e lasciano emergere al largo pregevoli derive elettroacustiche: i metalli risuonano intrecciando gli ombrosi arpeggi delle corde con maggiore audacia e rilasciano tensioni post rock cariche di toccante drammatismo.
Un lavoro frontale eppure mai gratuito che non si accontenta di facili muri di suono né tanto meno si posa su derive armoniche scontate. Al contrario affascina con un linguaggio fatto di reale tensione emotiva.