…qualcosa come Old Bicycle Records ma 10 anni fa: Haru Indie 2006

A volte basta un input per scatenare il passato, ricostruendo il percorso che ci ha portato fino a questo momento “Ciao Vasco, sono Jacopo Andreini – ho ritrovato la registrazione di DJ FDM allo Zion del 14 gennaio 2006 (un sacchissimo di tempo fa!) e non è niente male. Volevo buttarla su bandcamp. Visto che faceva parte del festival organizzato da te, hai memorabilia, aneddoti, foto, scalette, ricordi, link e roba varia che ti farebbe piacere che mettessi nella parte della grafica? Fammi sapere! Un abbraccio, Jacopo.” Ci penso i consoni due minuti e mi viene in mente che, essendo i musicisti tutt’ora in attività sotto i medesimi progetti o con altre identità, ed essendo diversi di loro passati attraverso le egidie di Pulver und Asche Records, le due etichette discografiche con le quali ho avuto occasione di collaborare (cinque anni con la prima, e cinque anni con la seconda che sto per chiudere), tornarci su poteva essere un buon sunto dell’operato musicale nel quale mi sono sporcato durante gli anni. Ringrazio quindi Sodapop per avermi ospitato sulle sue pagine e Jacopo Andreini per aver risfoderato il suo mirabile DJ Set.

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Niton – Tiresias (Pulver Und Asche, 2015)

Mi ha fatto spolverare un po’ di mitologia greca il titolo del secondo album dei Niton: Tiresias. Un disco in cui gli opposti si attraggono e si respingono, in cui la band più che dare spazio alla voce preferisce suonare, o meglio documentare un suono quasi fosse una fluida comunicazione non verbale (questi almeno gli intenti del trio). Un suono caratterizzato da improvvisazioni create per lo più con strumenti analogici e con un ampio utilizzo di tastiere abbinato al violoncello e ai loops di Zeno Gabaglio. 

 

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