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My Disco – Little Joy (Shock/Temporary Residence, 2010)

I melbournians My Disco con questo Little Joy rispettano in pieno la regola aurea del rock and roll: infatti, come nelle classiche biografie dei gruppi anni '70, il loro terzo disco è decisamente quello della maturità, in cui le idee sono a finalmente a fuoco e si mescolano bene con le influenze; in realtà il fatto importante è che Little Joy è un disco strepitoso.

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Appliance – Re-Conditioned (RROOPP, 2010)

Etichetta interessante la RROOPP, si concentra su pochissime uscite, una all'anno e poi stampa un triplo cd di una formazione "minore" ma più o meno conosciuta e tutto questo senza toccare album ufficiali, ma dedicandosi a materiali "secondari": peel session, 7", b-side e tracce difficilmente reperibili. Dopo Amp e Yellow 6 è il turno di questi Appliance che in un certo senso sono l'uscita ideale da far seguire agli Yellow 6, un ne' carne ne' pesce che non rappresenta un difetto, ma bensì un pregio visto che forse raffigura una delle caratteristiche peculiari di certi gruppi inglesi.

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St.Ride: Dadaismo Ligure E Frammentazione

Credo che gli St.Ride (myspace.com/stpuntoride) siano un fenomeno abbastanza atipico in Italia, infatti parliamo di un gruppo sperimentale ormai piuttosto longevo e che pur non essendo mai passato alla ribalta della cronaca musicale italiana, ha sempre avuto uno zoccolo duro di ammiratori. Le ragioni di questi risultati, nonostante lo scarso supporto della stampa specializzata, spesso vanno ricercate oltre che nella continuità anche nel fatto che Gusmerini e Grandi da buon gruppo di "ricerca" non si sono fermati neppure quando hanno iniziato ad ottenere gli apprezzamenti di vari addetti ai lavori come ad esempio Frans De Waard di Vital Weekly/Korm Plastic, infatti hanno continuato a cambiare ed a trasformarsi a ciclo continuo senza per questo dimenticare di avere e di coltivare un loro stile.

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Don Turbolento – Spend The Night On The Floor (Autoprodotto, 2007)

Ricordo di aver visto dal vivo i Don Turbolento una sera d'inverno in una taverna-scantinato. All'interno c'era una festa di compleanno e nessuno, tranne gli organizzatori, sembrava curarsi del gruppo che stava per cominciare a suonare. Due, tre battute, qualche sguardo di sorpresa poi tutti in piedi a ballare pezzi che solo pochissimi conoscevano; per parte mia avevo sentito solo le tre canzoni che girano su Myspace e la serata, mi dicevo, prometteva bene. I Don Turbolento sono due, Giovanni Battagliola alle macchine e Dario Bertolotti alla batteria e alla voce. Spend The Night On The Floor come titolo già ci dice un po' tutto ed è il loro primo EP: sulla copertina c'è l'ormai famosa cartolina con cui la Dischord, dopo aver ricevuto un loro demo, risponde di non poterli promuovere perchè il gruppo non risiede a Washington DC come la politica dell'etichetta vuole.

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