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Grass Widow – Past Time (Kill Rock Stars, 2010)

Le californiane Grass Widow sono una bellissima sorpresa, pure venendo fuori in un momento in cui il trio al femminile fa breccia e pure troppo per non avere perlomeno dei sospetti. Un suono convincente sin da subito, fresco, fragoroso, orecchiabile e impulsivo come solo certo lo-fi sapeva essere (anche come estetica), con quel pizzico di psichedelia non studiata che farebbe tanto parlare di shitgaze a più di un recensore, ma che poi non saprei quanto ci stia, in realtà. In effetti se piacciono anche a voi Woods, certo surf di marca Man Or Astroman e Vivian Girls questo disco non vi abbandonerà per almeno una settimana, e non è poco.

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Woods – Songs Of Shame (Woodsist, 2009)

Piccoli grandi album ogni tanto spuntano fuori, specie in questo terribile 2009 di crisi. Quei dischi fatti con poco, piccoli ma rubusti ritornelli tenuti insieme col nastro adesivo e tante altre sorprese. Uno di questi è Songs Of Shame dei newyorkesi Woods, in pratica un duo, che vede coinvolti Jeremy Earl (Fuck It Tapes, Meneguar e gestore della stessa Woodsist) and Jarvis Taveniere (Meneguar, e chi altri sennò?). Certo lo fi da qui può in qualche modo  ripartire. Usciti per la stessa label che ha già rilasciato band come Vivian Girls e Wavves tra i tanti, gli Woods si distinguono un pochino, pur facendone parte,  dalla scena shitgaze per il loro incedere più campagnolo e meno rumoroso, riportando alla memoria i talenti di eroi arrugginiti come Guided By Voices o anche i Pavement più pastorali.

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