thedeathofannakarina

The Death Of Anna Karina – Lacrima/Pantera (Unhip, 2011)

Ricordo che quando mi dissero che The Death Of Anna Karina avevano svoltato in favore del cantato in italiano, subito ho avvertito una strana sensazione chiamata "Sindrome di Capovilla", uno strano effetto Emidio Clementi, senza ancora aver ascoltato una nota. E con tutto il rispetto per i nomi fatti sopra, una band con una discreta personalità, magari sarebbe potuta finire in un calderone poco distinguibile in mezzo ad altri nomi ben più spendibili. Con i DOAK i pareri spesso, da quello che ho potuto cogliere, sono stati sempre abbastanza netti, senza troppe sfumature (una su tutte: meno personali dei connazionali With Love). Questo disco sicuramente spaccherà ancora di più i fronti e le convinzioni di ognuno.

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Bugo

Bugo + Il Genio – 25/10/08 Mojotic @ MEP (Sestri Levante – GE)

Per la prima volta mi muovo verso i lidi rivieraschi alla ricerca del MEP, che mi dicono essere un capannone, da qualche parte, non lontano dall'uscita dell'autostrada di Sestri Levante. Nuova realtà della nostra regione, la Liguria, con programmazione settimanale di nomi più o meno noti, prevalentemente italici. Pare prendere un po' il testimone di quelle storiche stagioni della Psycho a Genova, allarmantemente vacanti ancora oggi. E allora un'infilata di Subsonica, Baustelle, Bugo, Caparezza con l'highlight di Joan As A Policewoman a fine novembre. Da considerare, quindi, come un progetto che vorrebbe proporsi come nodo locale di un circuito nazionale di musica live e che inserisce Sestri Levante alla lista di località fuori mano, con tutto il rispetto parlando, dove si esibiscono nomi di un certo calibro; luoghi che rispondono al nome di Nonantola, Biella, Mezzago dove, evidentemente, il fattore ubicazione centrale non conta. Con i migliori auguri ci avventuriamo a cercare il lume di Bugo, scomparso dai nostri schermi da anni, e de Il Genio, che, invece, ci sono appena approdati.

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Paolo Petralia Aka SOA Records

Chi è Paolo Petralia? Per chi non lo conosce un po' per età, un po' per fortuna, un po' perché non beve Jegermaister, il signor Petralia è l'uomo che ha stampato "pietre militari" del punk nazional popolare come Growing Concern e Concrete before: "quest'anno ho deciso che piacciono i Concrete pure a me perché in giro butta così". E' l'uomo che si è inventato i Comrades ed i Colonna Infame Skinehead, ma soprattutto è il papa nero che muove i fili della SOA records (www.soarecords.it). Come avrete modo di leggere nell'intervista miei cari drughi si tratta di un uomo di quelli "che non ce ne sono più" e dopo la recente dipartita del barone Liedholm e di Biagi è una delle poche solide certezze rimaste oltre al fatto che Elvis è vivo. C'è chi pensa che sia coerente fino all'anacronismo, c'è chi pensa che sia anacronistico ed irritante, c'è chi pensa che sia una gran testa di cazzo e c'è chi lo conosce semplicemente tramite uno dei pochi blog che valga la pena di essere letto (soarecords.splinder.com)… e "c'è chi dice no", ma a quanto pare lo dice pure lui a Vasco, quindi non fatevi illusioni in merito ad una svolta pop. Difficile inquadrare bene questo indomito "vegan-oi-straight-edge-aggro-grind-crust-metal-punk", però bastino le parole con cui un vetusto punk nordeuropeo l'estate scorsa menzionandolo esclamò senza indugi: "Petralia… what a hero!".

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