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Guided By Voices – The Bears For Lunch (Fire, 2012)

Parlare del nuovo disco dei Guided By Voices vuole dire percorrere una strada insidiosa, infatti quando sto per scrivere da fan, noto come le recensioni magicamente si allungano in una sorta di mini monografia sul gruppo. Tutto perchè si apre per magia un file in testa davvero pauroso. E così solo dopo una lunga premessa, come più volte è successo in Sodapop, mi ritrovo a scrivere del disco vero e proprio che finisce recensito, spesso sbrigativamente, nelle ultime tre righe. E il più delle volte, si ha a che fare con una mezza ciofeca. Venendo perciò al nuovo lavoro dei GBV e dribblando il pericolo il più possibile, che si può dire? beh iniziamo ricordando la loro proverbiale prolificità (secondi a nessuno, nemmeno a Ty Segall). Sono tornati infatti – quasi in età da pre pensionati – a sfornare ben tre dischi, e tutti in un solo anno.

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Ty Segall – S/T (Castle Face, 2008)

A volte è meglio tornare indietro, ma farlo davvero, senza tentare la strada della reinterpretazione in chiave moderna: niente paura, in questo disco non troverete gruppi finto pop anni '80, oppure finta new wave, oppure finto folk, oppure finto _ _ _ _ _ _ (in modo da rendere questa recensione duratura nel tempo, aggiungete voi l'ultimo recupero di sonorità del momento pompato da tutte le riviste). La ricetta di questo disco non è complicata: prendete le spiagge della California, aggiungete Roy Orbison, le tavole da surf, il punk (quello "primitivo") e una atmosfera da junkie che piacerebbe ai Royal Trux: insomma, il rock and roll.

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