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Sylvano Bussotti – Brutto, Ignudo (Amirani, 2011)

A forza di flirtare pesantemente con la musica contemporanea l'Amirani ci è caduta dentro, o forse ci era già caduta dentro da piccola, un po' come Obelix nella pozione di Panoramix. Per inaugurare una vera e propria collana dedicata alla musica contemporanea si parte con un lavoro firmato e dedicato a Sylvano Bussotti già allievo di Dallapiccola, Stockhausen, e Cage. Il cd si compone di una serie di tracce audio che riportano un'intervista fatta dallo stesso Gianni Mimmo con Bussotti e da una serie di composizioni eseguite da Rocco Parisi ai clarinetti e da niente po' po' di meno che Gianni Lenoci al pianoforte, quindi una coppia di tutto rispetto.

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Gian Luigi Diana – Cristalli Sonori (Setola Di Maiale, 2011)

Se per alcune uscite del catalogo della Setola possiamo indubbiamente parlare di jazz, per dischi come quello di Gian Luigi Diana, si tratta di musica che se dal jazz prende le braccia, cuore e testa sono situati altrove. Credo che parlando di lavori come Cristalli Sonori, sia inevitabile dire che si tratti di musica contemporanea, il che, come credo immaginerete, sostanzialmente significa tutto e nulla, ma vi basti sapere che se con la musica che ha reso celebri Coleman e Coltrane spesso viene in mente un locale fumoso con le luci fioche e parecchio sudore, in questo caso la location ideale si troverebbe in un museo o in una sala da concerto, con le luci rigorosamente spente.

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Erdem Helvacioglu – Wounded Breath (Ancourant, 2009)

Altro gradito ritorno, infatti come qualcuno di voi si ricorderà avevamo recensito questo compositore turco in occasione del suo lavoro su New Albion (e scusate se è poco). Viste le credenziali ed il fatto che si trattava di un bellissimo lavoro ero curioso di vedere che cosa avrebbe potuto combinare con questo nuovo lavoro: oltre a non deludere le mie aspettative Erdem Helvacioglu le ha superate brillantemente. Se nel lavoro su New Albion il suono, oltre ad uniformarsi a molte cose dell’etichetta, risultava molto vicino a quello di molte colonne sonore composte da gente di livello, ora il background di musica elettronica del turco emerge prepotentemente.

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