Cris X: l’eminenza grigia dei Lendormin prende il largo in solo

Neanche troppi anni fa c’erano i Lendormin: a me era capitato di incontrarli nella serie P.O. Box della Wallace con cui Mirko Spino aveva messo insieme alcuni dei migliori demo che gli erano arrivati nella casella postale. A dimostrazione del buon fiuto di Spino, fra i nomi di quei CD si incontravano Claudio Rocchetti, Sedia, Taras Bul’ba e appunto i Lendormin, in cui Cris aveva un ruolo importante. Si trattava di un gruppo piuttosto anomalo, una specie di collettivo aperto, fra sperimentazione, musica free e pura essenza freak, che produsse una pletora di CD, CD-R, collaborazioni (ad esempio quella con il romano DBPIT) e tracce isolate su raccolte. Poi succede che, come in molte storie, ognuno prenda la propria strada e Cristiano Luciani diventi quel Cris X che, nel giro di tre anni, ci ha regalato due split su vinile con Maurizio BianchiMerzbow e diverse collaborazioni con Keiko Higuchi, Sachiko ed infine KK Null (che già aveva incrociato le manopole del mixer con Deison per un disco splendido).

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Yama-Akago – Wheel Of Fortune (Sottomondo, 2008)

Alla faccia di chi pensa che anche nel bel pese non ci siano etichette con un fegato spaventoso un’altra uscita della Sottomondo che disegna un quadro psichico quanto meno complesso. Avevamo detto dei Teatro Satanico ai limiti fra elettronica, "decadimento neuronale" e inquietudine, abbiamo recensito i Monosonik che si trovavano fra microelettronica, frequenze acute alla Ikeda e Raster-Noton ma con Yama-Akago si dà un altro colpo al timone e via verso una rotta che sembra tracciata random.

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