Io Monade Stanca – Three Angles (Canalese*Noise et al., 2013)

Piemontesi, classe 1987, visionari, favolosi. Potrei fermarmi qui linkando il video di Momra Rusia, primo singolo tratto da quello che è il loro terzo album. In fondo “è quando le parole non servono che inizia il potere della musica” (Wagner docet!) e qui di musica potente trattasi, appunto. A voler fare la furba tirerei in ballo un paragone coi Pink Floyd di Syd Barrett e le sue sperimentazioni, iperboli sonore, droghe acustiche per la mente, urletti e vocalizzi che amplificano l’effetto degli strumenti – 90 Gradi  – e tutto si collegherebbe a gente superbamente e matematicamente post-rockkosa tipo Tortoise, ma gli Io Monade Stanca, pur essendo contenitori di gran bei pezzi di passato musicale, sputano fuori roba con caratteristiche personalissime e non veramente rimandabili ad altro.

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Paolo Cantù: soltanto io, da solo.

Paolo Cantù si è fatto le ossa in seminali gruppi dell’industrial italiano all’inizio degli anni ’80, ha suonato la chitarra nella primissima formazione degli Afterhours, è stato parte di un gruppo fondamentale per la musica sperimentale come A Short Apnea, ha militato in Six Minute War Madness, Uncode Duello, EAReNOW e in un’infinità di altri progetti, di cui ci siamo spesso occupati. Chiusi tutti i precedenti capitoli, quest’anno la sua storia è ripartita con un nuovo nome, Makhno, e un album, registrato in quasi completa solitudine, che è da annoverare fra le cose migliori uscite nel 2012: Silo Thinking è un’opera intensa e complessa, diretta ma non facile da circoscrivere in tutte le sue molteplici diramazioni. Abbiamo voluto saperne di più e, già che c’eravamo, ne abbiamo approfittato per ripercorrere le tappe della sua carriera.

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Junkfood – Transience (Parade/Trovarobato, 2011)

Parade è la costola della Trovarobato che si occupa di dare visibilità a musiche che presso l'etichetta madre difficilmente troverebbero spazio: semplificando siamo in prossimità di certo jazz di confine, lontani dalla forma canzone. Con già all'attivo, fra gli altri, Der Maurer, lavoro solista di Enrico Gabrielli di Mariposa e Calibro 35 e l'esordio degli Hobocombo, di cui avrete letto a più riprese su queste pagine, ci propone ora l'album dei bolognesi Junkfood.

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