Stalker – S/T (Produzionisante, 2008)

"Felicità per tutti, libertà, nessuno se ne andrà insoddisfatto!" Sardonicamente si chiude così il capolavoro assoluto dei fratelli Strugatsky che, nei primi anni settanta, vergarono con Stalker il romanzo di fantascienza più metafisico e allegorico del secolo passato. Coordinate molto più fredde e lucide rispetto a quelle di P.K. Dick, ma non per questo da sottovalutare. Il disco d'esordio del quintetto genovese ripercorre perfettamente lo spirito e la potenza visiva dei fratelli di Leningrado. Metal ossessivo, psichedelico, talvolta gassoso: una gigantesca mole ferrosa che emerge dalla nebbia, vestigia incomprensibile di chi ha anticipato. Isis e Neurosis non possono essere esonerati come riferimento, ma gli Stalker vanno ben oltre.

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