Lucas Abela: venti anni di talento e fantasia al servizio del suono più estremo

Lucas Abela, noto soprattutto con il suo pseudonimo di Justice Yeldham, ha appena celebrato il ventennale della sua attività; è diventato famoso per il fatto di suonare soffiando su un pezzo di vetro con un microfono a contatto, trasformandolo in uno strumento tra il sax e dio solo sa cosa. In realtà ha fatto anche molto altro, soprattutto installazioni che sono sia ludiche che musicali, sempre intriganti e divertenti… in una parola geniali. Ha inoltre una etichetta non ortodossa molto interessante, Dual Plover, ed è stato pure in giro per il mondo rappresentando il suo paese, l’Australia: ce n’è abbastanza per una bella chiacchierata con questo genuino, vivace e inarrestabile creatore di suoni non convenzionali.

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gusmerinirockandroll

Spasmi da una primavera incombente

I tempi si avviano a diventare disperati ancora più che difficili. Repressione e risentimento la fanno da padroni. Non è più il momento di stare in cameretta a fare il punto a croce (anche perchè te la stanno portando via con tutta la mobilia), né di frequentare i corsi di scrittura creativa all'università della terza età, e neanche di passare mosce serate al clubbino sotto casa. Buttate nel cesso le vostre scorte di anti-depressivi, smettete di ficcarvi le dita in gola per vomitare le scorte di nutella che avete trangugiato, e piantatela lì di regalare soldi al vostro psicologo. E' finito il tempo dell'educazione freddina e di quello snobismo tanto rassicurante.

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Napalmed – III (Autoprodotto, 2008)

Dio santo, se solo esistesse una giustizia a questo mondo gente come la Parodi starebbe sciogliendosi sotto ad una colata di sperma di uno dei mostri di Alien e le pellicole di Muccino non andrebbero neppure bene per essere trasmesse durante i cineforum scolastiche di terza media, ma da quand’è morto Marcinkus è anche vero che la qualità dei cattivi è davvero scadente. Sono giusto tempi in cui il rumore può solleticare le fantasie artistico/erotiche di un pubblico rock che d’improvviso scopre la caciara grazie ad uno sdoganamento indie (Sub Pop) di roba come i Wolf Eyes e così via…e così una serie di sciamannati americani (anche fighi, va detto!) sono pronti a seguirli a ruota. 

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Torturing Nurse + Cassa Ufficio Malattie Tropicali – Songs For… (Monstres Par Excess, 2008)

Grande! Era veramente da una vita che non sentivo un disco così "ignorante", se poi questo sia un pregio o no decidetelo voi. Noise, power-noise a palla e senza andare troppo per il sottile, quindi roba grezza buttata direttamente in mezzo agli occhi e nel modo più cafone possibile, perciò scordate Merzbow, no Maurizio Bianchi, no finesse ma cafoneria orientale e/o filo americana a chiodo.

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