Cris X: l’eminenza grigia dei Lendormin prende il largo in solo

Neanche troppi anni fa c’erano i Lendormin: a me era capitato di incontrarli nella serie P.O. Box della Wallace con cui Mirko Spino aveva messo insieme alcuni dei migliori demo che gli erano arrivati nella casella postale. A dimostrazione del buon fiuto di Spino, fra i nomi di quei CD si incontravano Claudio Rocchetti, Sedia, Taras Bul’ba e appunto i Lendormin, in cui Cris aveva un ruolo importante. Si trattava di un gruppo piuttosto anomalo, una specie di collettivo aperto, fra sperimentazione, musica free e pura essenza freak, che produsse una pletora di CD, CD-R, collaborazioni (ad esempio quella con il romano DBPIT) e tracce isolate su raccolte. Poi succede che, come in molte storie, ognuno prenda la propria strada e Cristiano Luciani diventi quel Cris X che, nel giro di tre anni, ci ha regalato due split su vinile con Maurizio BianchiMerzbow e diverse collaborazioni con Keiko Higuchi, Sachiko ed infine KK Null (che già aveva incrociato le manopole del mixer con Deison per un disco splendido).

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Magik With Tears e Lisca Records: nuove etichette per nuovi rumori

Giovani label… e vecchie conoscenze. Non che si tratti di un fenomeno solo italiano, ma resta che a volte scava scava quello che si trova in certi gruppi o in certe etichette è quel tizio che suonava in quel gruppo o in quell’altro. Tutto sommato nulla di strano, in fin dei conti se Steve Aoki e i Bloody Beatroots possono vantare un passato da giro hardcore, è altrettanto vero che Philippe Petit faceva uscire dischi noise di tutto rispetto o che KK Null era – ed è uno dei redivivi – Zenigeva. Cercando di dimenticare questo preambolo che sa di polvere, vecchie glorie, attaccamento al circuito, passione e “ragazzini imperituri”, partirei dalla Magik With Tears dietro alla quale si nasconde un personaggio per nulla secondario come Simon Balestrazzi.

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ics2010

Things we lost in the fire-starter aka memorabilia di un an(n)o allargato

Prima dello scoccare del nuovo anno, l'impavido Gusmerini offrì un'ardita lista che pose a riflessione de lo miglior materiale che acquisì tramite l'amica fonoteca ed io che a guisa di scudiero, lo seguii oltre quelle colonne d'Ercole che di perfida Albione erano intrise e corrotte, decisi di offrir la mia lista di dischi che in tempi recenti, il critico pusillanime lasciò eroder da le polveri del tempo. Ma noi no! O Duce! Insieme a Barbagli, Santodio e Freghieri ci ergeremo a testimoni delle brutture che la gente vuol dimenticare per causa dell’ennesima cospirazione dei perfidi Mimimmi! E poi O Duce… il presente non è mai presente neanche a se stesso!

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