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Vortice Di Nulla – I’m With Tortillas, Throwing Stones In The Water (Trazeroeuno, 2008)

Il post-rock strumentale (molto approssimativamente: quello d’impronta più psichedelica che math… diciamo tutto quello post-Come On Die Young) ha nel suo piccolo (stiamo pur sempre parlando di "musica per ascensori" di palazzi occupati esclusivamente da indierockers romanticoni) qualcosa di autenticamente eroico, nel suo ostinato disperato lanciare il guanto della sfida alla noia…

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Passo Uno – Tartuff (Trazeroeouno, 2009)

Per coincidenza astrale o per semplice combinazione pare che in Italia questo sia l'anno del postrock come colonna sonora: tra i nomi noti i Massimo Volume hanno portato in giro lo spettacolo con la sonorizzazione di La Caduta Della Casa Degli Usher e i Giardini Di Mirò hanno pubblicato il nuovo disco Il Fuoco, che è una colonna sonora; più di tutti mi hanno convinto i Passo Uno, anche perché la loro scelta del formato CD + DVD è imprescindibile in questo caso: senza le immagini avrei confuso questo disco tra gli altri del suo genere senza quasi accorgermene.

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Penelope Sulla Luna – My Little Empire (Nagual, 2008)

I Penelope Sulla Luna fanno quello che quasi tutti intendono come post-rock strumentale anche se questi "tutti" tendono a dimetnicarsi che oltre ai Mogwai sono esistiti Tortoise, Shipping News ed altri duecentomila gruppi che non vivevano di arpeggi o di arpeggio-esplosione-arpeggio-esplosione. I Penelope Sulla Luna alla lontana si trovano in correlazione con i primi Giardini Di Mirò  come loro stavano ai Mogwai ed anche qui, non si tratta assolutamente di un insulto, si tratta di due buoni gruppi, nulla da ridire in merito. "Rock cinematico e sognante" come dicono alcuni dei nostri più valenti (e perdenti) collaboratori, cavalcate ad ampio respiro, tempi lenti e ciondolanti, dinamiche di sali e scendi con chitarre shoe-gaze e tastiere che ammorbidiscono amalgamando la pasta.

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Yuppie Flu – Fragile Forest (Homesleep, 2008)

Toh. Pensavo di essermi scampato la gag del 2007, il downloadabile disco dei Radiohead, ed ecco che, in un tripudio di fibrillazioni in sync di tutta la blogosfera italica, mi capita sotto il naso il fatto che gli Yuppie Flu si son dati via ad offerta il disco nuovo. Come resistere alla tentazione? Ho qualche euro residuo di transazioni su Paypal, faccio l'acquisto? Beninteso, si può anche prendere gratis, ma com'è, come non è, decido di versare 3€ e sentirmi se si meritano di più o di meno. Con 15€ ti arriva a casa il cd vero col booklet e con 25€ vinci pure la maglietta. L'operazione in se è peggio che sputtanata: alla fin fine, per quanto esclusivo e limitato possa essere il booklet disegnato dal bassista/skater/illustratore Gabbo, un disco italiano in italia dovrebbe rimanere al massimo sui 10€, spese di spedizione incluse.

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