Franz Rosati – Ruins (Nephogram, 2014)

Nuovo lavoro per il romano Franz Rosati, musicista, videoartista, discografico (sua l’etichetta che fa uscire il disco) e membro dell’attivissimo collettivo AIPS, oltre che di una serie di altri progetti (Gridshape, Pathline #1). In questo disco, assemblato rielaborando field recordings, suoni live e abbozzi raccolti fra il 2010 e il 2014, affronta un tema non nuovo, le rovine, ma con piglio assolutamente originale, attraverso sette tracce piuttosto lunghe e caratterizzate da un suono stratificato e profondo, per il quale è difficile decidere se optare per un ascolto con cuffie, che ne valorizzi la profondità, o senza, per coglierne l’impatto fisico.

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AIPS Collective – 01/02/2014 Spazio O’ (Milano)

Dopo essersi svelato a Londra con un live al Cafè OTO e un’installazione audiovisiva alla galleria SoundFjord sul finire dello scorso anno, il gruppo di musicisti che si riconosce nelle idee dell’Archivio Italiano dei Passaggi Sonori si ritrova a Milano per presentare finalmente anche sul nostro territorio Postcards From Italy, il progetto di field recordings di cui abbiamo avuto modo di parlare di recente recensendo l’omonimo CD. Ad ospitarli è lo Spazio O’ di via Pastrengo, da sempre attento alla promozione culturale meno omologata e per questo partner naturale di questo interessante progetto.

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Franz Rosati – Theory Of Vortex Sound [Outflux I] (Ripples/Capillary Waves, 2011)

Franz Rosati pubblica dischi fin dal 2007 e da buon programmatore multimediale costruisce de sé i propri strumenti, ovvero i programmi con cui manipola le fonti audio da cui estrae la sua musica, facendo spesso riferimento a teorie scientifiche per descrivere la sua modalità semi automatica di composizione della musica, come in questo caso fa con Theory Of Vortex Sound.

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