St.Ride: Dadaismo Ligure E Frammentazione

Credo che gli St.Ride (myspace.com/stpuntoride) siano un fenomeno abbastanza atipico in Italia, infatti parliamo di un gruppo sperimentale ormai piuttosto longevo e che pur non essendo mai passato alla ribalta della cronaca musicale italiana, ha sempre avuto uno zoccolo duro di ammiratori. Le ragioni di questi risultati, nonostante lo scarso supporto della stampa specializzata, spesso vanno ricercate oltre che nella continuità anche nel fatto che Gusmerini e Grandi da buon gruppo di "ricerca" non si sono fermati neppure quando hanno iniziato ad ottenere gli apprezzamenti di vari addetti ai lavori come ad esempio Frans De Waard di Vital Weekly/Korm Plastic, infatti hanno continuato a cambiare ed a trasformarsi a ciclo continuo senza per questo dimenticare di avere e di coltivare un loro stile.

St.Ride: Dadaismo Ligure E Frammentazione Read More
lwb_live

Life Without Buildings – Live At The Annandale Hotel (Gargle Blast, 2007)

Non credo di scomodare dio quasi mai quando ascolto musica. Ma ogni tanto da quel suo fantastico trono tra i cori degli angeli va proprio fatto alzare. Più volte ho lasciato messaggi nel webspazio, dove, si sa, dio risponde a mezzo dei nerd, chiedendo il perchè dell'averci privato troppo presto di un gruppo di questa indubbie qualità. Muoiano tutti i filistei che glorificano insulse e pretestuose, nonchè presuntuose, nullità quali nuove leve dell'indie rock internazionale. L'indie rock è morto. Perchè l'hai voluto, dio? Ma non è morto col secondo disco dei Weezer, con Lou Barlow che lascia i Dinosaur Jr, con la Sonic Youth Records o con i Superchunk prodotti da Jim O'Rourke, con Juliana Hatfield alle prese con l'anoressia o Evan Dando alle prese con se stesso. L'indierock è morto con il primo disco dei Life Without Buildings.

Life Without Buildings – Live At The Annandale Hotel (Gargle Blast, 2007) Read More
lowlowlowlalalalovelovelove

Low Low Low La La La Love Love Love – Ends Of June (Other Electricities, 2007)

Mi piacciono i gruppi che (almeno apparentemente) non fanno niente per essere facilmente ricordati per il loro nome: questi Low Low Low La La La Love Love Love con questo serpentone aiutano solo chi nelle recensioni non sa cosa scrivere e spera di arrivare presto alla fine del numero di parole necessario… è difficile però non trovare niente da dire su un disco così bello, così legato all'America che sta tra la tradizione e l'indierock (primi Califone su tutti, Uncle Tupelo), sempre con il nume tutelare Neil Young dietro l'angolo. Un disco così americano, anche se… il gruppo è di Manchester!

Low Low Low La La La Love Love Love – Ends Of June (Other Electricities, 2007) Read More