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Koji Asano: il long distance runner della composizione giapponese

Quando qualche anno fa iniziai a ricevere suoi dischi, Koji Asano si trovava in una delle sue fasi più prolifiche: negli anni Asano ha attraversato l’ambito della musica elettronica, della musica classica, del rock progressivo, ha registrato lavori basati su field-recordings, musica simil-ambient e chi più ne ha più ne metta. Fin dai primi lavori che ascoltai di questo compositore/musicista giapponese mi resi conto questo musicista era molto determinato, cosa che era intuibile dal fatto che avesse fin da subito creato un’etichetta che stampasse i suoi materiali (la Solstice) e che si presentasse apertamente come un musicista tout-court. Non credo che un musicista come Asano abbia mai avuto dei problemi a reperire un’etichetta che si dedicasse alla stampa delle sue uscite, ma stiamo parlando di un musicista che si vuol lasciare la libertà di stampare e di comporre qualunque cosa desideri e questo è quello che effettivamente ha fatto.

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The Drift – Money Drawings (Temporary Residence, 2008)

Parlando di questi The Drift possiamo aprire su tutta una serie di considerazioni più o meno interessanti a seconda di chi legge. La Temporary Residence per quei pochi che non lo ricordassero, era una piccola label di culto che ha sparato una serie di uscite memorabili in tempi in cui il post-rock melodico furoreggiava e riusciva simultaneamente a conquistare sia un pubblico di radical fighetti (in cui mi auto includo) che i "diehard believers" dell'emo-core convertiti ad una musica in preminenza strumentale, se un nome vale ancora qualcosa Cerberus Shoal, Tarentel hanno dato il loro meglio qui.

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Sleeping People – Growing (Temporary Residence, 2007)

Ricordate la Temporary Residence? L’etichettina americana post-rock melodico che fra le altre cose aveva stampato alcuni capolavori come Tarentel, Cerberus Shoal e Halifax Pier (ora qualcuno nei celebrati Red Sparrows)? Per fortuna o sfortuna non si è convertita al funk punk o alla rock wave stile "dai ragazzi, che se Ian Curtis è un mito l'ha fatto per far fare due euro/dollari pure a noi". Il fatto è che ha anche sperimentato, tanto da far anche uscire un Violetta Beauregarde che bene o male ne spostava ulteriormente il catalogo, ciò non toglie che la radici e la fisionomia della label non ne sono uscite completamente trasformate.

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