Cris X: l’eminenza grigia dei Lendormin prende il largo in solo

Neanche troppi anni fa c’erano i Lendormin: a me era capitato di incontrarli nella serie P.O. Box della Wallace con cui Mirko Spino aveva messo insieme alcuni dei migliori demo che gli erano arrivati nella casella postale. A dimostrazione del buon fiuto di Spino, fra i nomi di quei CD si incontravano Claudio Rocchetti, Sedia, Taras Bul’ba e appunto i Lendormin, in cui Cris aveva un ruolo importante. Si trattava di un gruppo piuttosto anomalo, una specie di collettivo aperto, fra sperimentazione, musica free e pura essenza freak, che produsse una pletora di CD, CD-R, collaborazioni (ad esempio quella con il romano DBPIT) e tracce isolate su raccolte. Poi succede che, come in molte storie, ognuno prenda la propria strada e Cristiano Luciani diventi quel Cris X che, nel giro di tre anni, ci ha regalato due split su vinile con Maurizio BianchiMerzbow e diverse collaborazioni con Keiko Higuchi, Sachiko ed infine KK Null (che già aveva incrociato le manopole del mixer con Deison per un disco splendido).

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Aspec(t) – Waspnest (Fratto9 Under The Sky/Viande/Toxo, 2010)

Menzionavo Weltraum e A Spirale proprio di recente a proposito delle glorie minori che meritano di essere ricordate, tenute d’occhio, coccolate e salvaguardate, il perché lo dicono i materiali e quello che esprimono in sede live. Aspec(t) riunisce giustappunto Mimmo Napolitano ovvero Sec_ dei Weltraum al synth e Mario Gabola degli A Spirale al sax e ai feedback, una joint venture ai limiti del devast(o)ante.

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St.Ride: Dadaismo Ligure E Frammentazione

Credo che gli St.Ride (myspace.com/stpuntoride) siano un fenomeno abbastanza atipico in Italia, infatti parliamo di un gruppo sperimentale ormai piuttosto longevo e che pur non essendo mai passato alla ribalta della cronaca musicale italiana, ha sempre avuto uno zoccolo duro di ammiratori. Le ragioni di questi risultati, nonostante lo scarso supporto della stampa specializzata, spesso vanno ricercate oltre che nella continuità anche nel fatto che Gusmerini e Grandi da buon gruppo di "ricerca" non si sono fermati neppure quando hanno iniziato ad ottenere gli apprezzamenti di vari addetti ai lavori come ad esempio Frans De Waard di Vital Weekly/Korm Plastic, infatti hanno continuato a cambiare ed a trasformarsi a ciclo continuo senza per questo dimenticare di avere e di coltivare un loro stile.

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St.Ride – Antologia Del Medio Mongoholi Nasi (Setola Di Maiale, 2007)

"Genova's best kept secret", ma sarà davvero un segreto? Alla fine io li ho scoperti con quel piccolo capolavoro (e non ho timore di esagerare) di Piume Che Cadono per la misconosciuta Zeith, ma avevano già dato alle stampe un disco per Snowdonia e qualche altra sporadica apparizione qua e là sulla rete. Gli St.Ride ritornano nella loro veste Mongoholi Nasi che già a partire dal nome svela un po' la doppia natura del progetto polarizzato dal piacere nel giocare da una parte e dalla musica "seria" (perchè esiste musica che non lo è? Anzi esiste musica che è realmente seria?) dall'altra.

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