Susi Brescia – Tu Mi Dai Il Male (Nutrimenti, 2007)

tumidailmale

Ho letto di questo libro su D di Repubblica un sabato mattina durante la colazione, e l'argomento mi ha subito attirato: ricordavo la notizia sul caso dell'omicidio di Marie Trintignant da parte del suo compagno Bertrand Cantat. Il fatto che loro fossero la coppia più "in" di tutta la Francia, lei l'attrice figlia d'arte e lui il cantante dei Noir Désir, la rockstar noglobal d'oltralpe, in Italia aveva provocato una eco per qualche giorno: ma nella loro patria le cose hanno preso una piega ben diversa.
Il libro di Susi Brescia analizza come, nonostante tutto porti a pensare razionalmente ad una disgrazia (Cantat sotto farmaci avrebbe dato quattro schiaffi ad una Trintignant fuori di sé per stanchezza e stress, con il risultato di farle battere la testa), un gesto eccessivo sicuramente non voluto si sia trasformato grazie ai media in un'altra cosa, complice il fatto che la cosa sia avvenuta a Vilnius in Lituania. Ben presto infatti la famiglia Trintignant allargata da amici (anche politici), ex-mariti e compagnia comincia a fare dichiarazioni ostili spalleggiata da una stampa da sempre avversa ai Noir Désir; in più la procura di Vilnius per non fare difficoltà con la Francia proprio mentre la Lituania è sotto esame per l'entrata in Europa prepara supinamente un processo incolore dove trascura testimoni e prove. I media vanno a senso unico, sembrano trasmettere spesso il messaggio che non si può essere così bravi, belli, giusti e contro il sistema senza avere delle pecche (in questo modo cercando di livellare per bene le coscenze), mentre dopo il processo che vede Cantat condannato partono anche imbarazzanti richieste di risarcimento… Tu Mi Dai Il Male in realtà non si ferma qui, ma approfondisce il tema del titolo più in generale, raccontando questa storia dal punto di vista della protagonista Sara, pugliese, che è incaricata di scrivere un servizio giornalistico sull'argomento, circondata da una serie di personaggi che riflettono in vari modi con le loro vite di come un amore totalizzante possa avere dietro l'angolo una dose di follia che porta a punti di non ritorno (l'amica sieropositiva Francesca, la storia della vita di zia Maria tra il marito, Beautiful e Marlon Brando, e forse pure il rapporto tra il figlio Reb e il computer…); il tutto scorre molto piacevolmente uscendo ed entrando di continuo tra la vita di Sara e l'analisi del fatto di cronaca, lasciando anche il tempo sia per sorridere, sia per pensare a cose semplici e complesse della vita come il rapporto tra le persone: insomma, Tu Mi Dai Il Male è ben più che il commento ad un fatto di cronaca, è un libro più profondo, davvero ben scritto ed interessante che non fa mai calare l'attenzione nonostante i cambi di registro.