Soft Black Star – La Mer, La Bataille, La Mort (Pulver Und Asche, 2012)

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Ritorna un progetto molto home friendly e che mi era piaciuto qualche tempo fa con l’esordio Geneva In Neve, parliamo di Soft Black Star su Pulver Und Asche con questo La Mer, La Bataille, La Mort. In quest’occasione l’italo-svizzero Luca Viviani si fa aiutare da Zeno Gabaglio che arricchisce il suo suono senza per questo snaturarlo. Ricordate il Kaspar Project dei Tasaday? e alcune cose dei primi Uncode Duello? Questo progetto potrebbe potrebbe rappresentarne la versione più confidenziale e più morbida. Field recordings, vinili, chitarre, bassi, voci, feedback, banjo ed una serie di altri strumenti che vanno a creare dei paesaggi, perché quello che fa Soft Star Core non è neppure lavorare su delle sonorizzazioni, crea semplicemente dei paesaggi, qualche volta leggermente ossessivi ma per lo più molto amabili, malinconici, stralunati, apparentemente sfocati, ma è solo un’impressione e per lo più molto superficiale. Viene presentato come un disco senza tempo ed in parte è vero, ma più che altro direi che si tratta di un lavoro in cui il tempo è un tema centrale, tanto da fare da collante fra i vari paesaggi che l’italo svizzero disegna. Il disco a tratti risulta ingenuo, semplice e comunque efficace nella sua semplicità, una specie di Aural Diary, se qualcuno di voi se li ricorda.