Slowcream – River Of Flesh (Nonine, 2010)

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Tornano gli Slowcream di Me Rabenstein e il risultato tiene fede alle aspettative ed è anche sorprendente il fatto che il boss della Nonine records continui a mantenersi su questi livelli nonostante la prolificità, sia in solo che con i suoi altri progetti come ad esempio i Taub o Esk, per citarne solo due. Come abbiamo già detto la Nonine è un'etichetta berlinese dedita ad un elettronica in bilico fra musica da club nordeuropeo, ambient, neoclassica ed elettronica notturna "post" parecchie cose. Se l'ambientazione notturna della maggioranza delle uscite degli Slowcream rimane, mi pare che in questo nuovo episodio le musiche si facciano ancora più astratte, giocando maggiormente con gli stop and go.
I vari drone utilizzati sono funzionali alla struttura del pezzo e non il contrario, quindi, per quanto si tratti di elettronica che spesso si muove su tappeti di basse o appunti di drones, non si tratta di ambient "pura". Al di là delle poche ritmiche che portano il disco distante dall'IDM pur creando ambientazioni notturne, Rabenstein riesce a rendere la pietanza molto digeribile, tanto che vuoi per il tipo di proposta, vuoi per la scarsa durata del lavoro, anche dopo ripetuti ascolti il disco non stanca. Come può far intuire lo stesso titolo River Of Flesh lavora su registri cupi e spesso rasenta la colonna sonora da film noir. Se non avete mai ascoltato dischi della Nonine forse è giunto il momento di farlo.