Simon Balestrazzi – Annulled By Inertia (Diazepam, 2014)

È arduo seguire la copiosa discografia di Simon Balestrazzi che si divide fra diversi nomi (Kirlian Camera, TAC, Dream Weapon Ritual oltre a numeroso collaborazioni), coprendo uno spettro che va dall’industrial alla conteporanea. Annulled By Inertia, un unico brano che occupa interamente un  CD 3”, uscendo per la genovese Diazepam, non poteva che esprimere il lato più scuro del musicista emiliano-sardo.
21 minuti di incomunicabilità dark-ambient sporca come la nebbia di una metropoli, dove la commistione fra stridori, spipoli analogici, feedback, sirene e voci campionate, non colpisce tanto per il volume, quanto per l’accumulo di frequenze davvero disturbanti,  generate da un armamentario di strumenti analogici e digitali degni di un’orchestra futurista; c’è addirittura qualche momento di quiete, sebbene mai uno spiraglio di luce. Questo lontananza dall’attitudine chiassosa e spesso stucchevole di molti progetti di genere, suggerisce l’idea di un disco più che mai sotterraneo ed eversivo, idea avallata dal testo riportato all’interno, una dura critica al sistema dei media tratta da Lo Scambio Simbolico E La Morte di Jean Baudrillard e che mi ha ricordato le teorie sull’informazione espresse in Decoder di Klaus Maeck: verso la muzak contemporanea Annulle By Inertia può porsi come un nuova, doloroso antidoto.