Raffinato indie rock cantautoriale completamente incentrato sulla voce di Tiziana Lo Conte (vedi review dei Wedding Kollektiv). Arrangiamenti garbati e mai fuori luogo che talvolta scarciano il velo della pacata melodia per lasciare campo a fragorose chitarre (Carver, Giorno Crudo). Talvolta si patisce la mancanza di dinamica nei pezzi proprio per la preferenza al soffuso sottovoce dai toni confidenziali, ma ci rendiamo conto che la materia è quella e apprezziamo comunque quanto sia studiata ed approfondita. Indubbiamente è evidente l’amore chitarristico di Claudio Moneta per i migliori e più caotici Sonic Youth cosa che fa sempre piacere. Una menzione particolare per Netflixx: perfetta fotografia dei tempi in corso e di ciò che resta di quelli che furono, almeno per alcuni di noi. Sicuramente il pezzo forte dei Roseluxx è proprio il songwriting maturo e raffinato. Musica per cinquantenni che guardano Netflix in famiglia, perchè vergognarsene?
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