Rogue State – Poetry Is Not For Me (Shove/Green Records, 2015)

Dall’algida provincia alessandrina ritornano quattro “brutte ghigne” arcinote a chi bazzica da un po’ l’ambiente indie. Vi lascio immaginare infatti cosa possano generare membri di Burning Defeat, Ufomammut e Jilted una volta messi insieme.. Aspro hardcore “no school” (come loro stessi amano definirsi) condito di quella parafernalia malsana e tossica che ha fatto la fortuna di Eyehategod e Murder Junkies. Un lavoro slabbrato, viscido e condito di un febbrile amore verso i più noti serial killer del novecento. La carriera musicale di Diego “Cesto” Cestino (voce) è praticamente impossibile da riassumere in poce righe, basti pensare che negli ultimi vent’anni è rimasto coinvolto in almeno quindici diversi progetti che spaziavano dal brit-pop al black metal, ma tutti di elevato standard artistico. I pezzi dei Rogue State non sono da meno: rabbiose sciabolate street core degne della regione che, in ambito estremo, non ha mai avuto molti eguali. Avanti Savoia!