Prettiest Eyes – Looks (Aagoo, 2015)

Con un sound dalle basi blues ma bersagliato senza sosta da attacchi di psichedelia e noise, i californiani (originari di San Juan) Prettiest Eyes sono dei selvaggi che usano le loro abilità per dare fulminee rasoiate garage dove capita, senza mai uscire dal seminato. Lo fanno con un inconfondibile gusto rétro, tanto che Looks sembra sputato fuori da quel sottobosco tanto caro a Ty Segall (Fuzz, GØGGS , Epsilons…) per immediatezza, sporcizia e orecchiabilità: otto brani psych-pop che non temono il confronto con il blasonato collega, idolo delle masse oltre che di chi scrive. Maniacali energici ed ossessivi come  solo i Thee Oh Sees possono essere (Sorry, Get Away, LSD): il trio macina pezzi di batteria, basso e tastiera senza particolari timori reverenziali nemmeno verso l’ormai celeberrimo e prolifico  “Marc Bolan del rock moderno” con il quale, manco a farlo apposta, ha pure  condiviso  diversi palchi. Un disco orgogliosamente freak, quasi sfacciato nel suo farsi largo, e lo ribadiamo,  tra i vari mammasantissima del settore.