Paolo Sanna – Oggetti Smarriti (Setola Di Maiale, 2011)

SM1970

Un solo pezzo, di 28 minuti e 20 secondi, ma che scorre veloce, dinamico, ricco e vario, anche se scritto ed eseguito da un singolo musicista. Un solo, ma che non suona come un solo, perché le percussioni di Paolo Sanna sono una piccola orchestra di suoni e di strumenti percussivi. Strumenti che non suonano, come spesso accade, come un groviglio di suoni stratificati uno sopra l’altro, ma come un’esecuzione musicata da più persone con una partitura, con dei tempi e delle pause ben definite. Scordatevi però di sentire il rullante come lo avete sempre sentito, o una gran cassa o un timpano, niente di tutto ciò, ma ascolterete una serie di strumenti tra cui molle, corde, lamiere, ingranaggi che tramite la risonanza delle pelli e dei fusti prendono forma e vita. Sanna suona in solo ed è cooleader, insieme a Elia Casu, del duo OnGaku2, Collettivo di Resistenza Culturale. Collabora col Moex Ensemble e con altri progetti. Non un novellino, questo è certo, e lo si percepisce facilmente ascoltando la varietà dei colori sonori che riesce ad utilizzare e a modellare in tempo reale, ma soprattutto all’utilizzo delle pause, del vuoto, del silenzio. Improvvisazione come mezzo compositivo, come filosofia e infine come esecuzione. Pratica di molti, ma ben riuscita a pochi, come in questo caso.

http://myspace.com/paolosanna