OvO – Cor Cordium (SuperNaturalCat, 2011)

Non so davvero se o cosa possa definirsi queer metal (in riferimento alle recenti interviste cartacee rilasciate dal gruppo): sicuramente Stefania Pedretti e Bruno Dorella, intesi come entità OvO, hanno personalizzato e caratterizzato talmente il proprio sound allontanandosi da qualsiasi altra band del panorama musicale. Distanti anni luce da tutto, forse affini per involuzione/evoluzione concettuale ad alcuni Melvins, gli OvO di oggi ruotano all'interno di filastrocche corrosive, droneggiando con frequenze e riverberi cari tanto a chi ama il kraut, quanto Nadja o Sunn 0))). Tengo a ribadire che, a giudizio di chi scrive, la vera forza propulsiva del duo è sempre Stefania, capace di evocare con la propria immaginazione balocchi cigolanti a metà strada tra il mondo di Neil Gaiman e un trattamento sanitario obbligatorio. Un disco difficile quindi che come un cactus dei cartoni animati non sai mai quanto possa essere innocuo e quanto letale, comunque bellissimo, raffinato ed autoironico come ogni lavoro. Anche perché, ribadiamolo ancora una volta, "è sempre meglio stare in ozio che perdersi nello spazio".