Ongapalooza, per toccare con mano (ed orecchie) dieci anni di Boring Machines

Se ci seguite da un po’ credo che un nome come Boring Machines non vi sia sconosciuto né abbia bisogno di grandi presentazioni. D’altra parte in pochi casi come in quello dell’etichetta trevigiana più di tante parole parlano i dischi pubblicati in dieci anni di attività: dischi che coprono uno spettro di stili davvero ampio e che vanno in contro –o perché no, contro – ai gusti più disparati. Scorrendo le recensioni che abbiamo pubblicato ritrovo dischi che hanno diviso la redazione – gli Heroin in Tahiti di Death Surf, la BeMyDelay di To The Other Side (ma anche quella di Hazy Light) o gli Eternal Zio dell’album omonimo – così come quelli che abbiamo amato meno – il 12” one side dei Mamuthones o l’esordio di Brasini/Maggiore (mentre il secondo, al solo pensarci, ancora ci fa sanguinare le orecchie) – e che pure, è evidente, non ci hanno lasciati indifferenti. Troppo facile (e troppo lungo) è poi dire delle uscite che hanno messo tutti d’accordo: quelle di Squadra Omega, Father Murphy, My Dear Killer o dei recente Litio del trio Bertoni/Boccardi/Mongardi e Anacalypsis degli Hermetic Brotherood Of Lux-Or, solo per citarne alcune. L’excursus mi ha poi fatto riscoprire con piacere album di valore che hanno ingiustamente avuto poca visibilità come la tellurica collaborazione fra Z’Ev e Simon Balestrazzi o la geniale e sgangherata perla di elettronica spaziale del duo composto da Andrea Marutti e Fausto Balbo. Boring Machines è tutto questo ma anche di più, perché il lavoro dell’etichetta non si esaurisce nella produzione dei dischi: pochi boss discografici come Onga spingono le band a suonare dal vivo (ricordate? “Go to gigs, stay with the music”) e non per una semplice questione di fatturazione. È quindi normale che il decennale dell’etichetta non sia festeggiato con la solita compilation celebrativa ma con una serie di concerti che presenteranno al pubblico alcuni dei nomi pubblicati dall’etichetta. Dopo le anteprime di Roma, San Martino Spino e Berlino e l’intensa due giorni milanese a il 19 e 20 novembre è ora il turno della città di Torino che dedicherà la serata di sabato 17 a rinsaldare l’asse est-ovest: a Von Tesla, proveniente dall’ex Repubblica di San Marco, si accoderanno i lombardi Everest Magma e Satan is My Brother e tutti verranno accolti nell’antica capitale sabauda dalla Piramide Di Sangue. Speciali e graditissimi ospiti saranno gli Ovo, ravennati d’adozione e pronti a portare un po’ di spirito romagnolo (oltre che di truce metallo). L’evento si svolgerà presso il Magazzino Sul Po: il locale è ripartito a tempo di record dopo l’alluvione subita negli ultimi giorni dello scorso mese e anche per questo merita da parte di tutti grande vicinanza e il massimo supporto possibile. Con un menù del genere non costa fatica far coincidere solidarietà e amore per la musica…noiosa. Fatevi vedere!

SABATO 17 DICEMBRE
c/o Magazzino sul Po (Murazzi lato sinistro, Torino)

EVEREST MAGMA
LA PIRAMIDE DI SANGUE
SATAN IS MY BROTHER
VON TESLA
OVO

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