Nora Prentiss – They Made Mistakes Too (Lizard, 2017)

Magmatico esordio per questi fiorentini ammaliati tanto dai King Crimson quanto dall’evoluzione della specie. I Nora Prentiss hanno talmente tante cose da dire che nell’urgenza di farlo si smarriscono dentro i propri vortici come giovani tossici alle prese con i primi acidi. L’album spazia all’interno di un progressive moderno e raffinato, dove la parola “progressivo” rimanda direttamente alla golden age di agitatori assoluti come Tarkus degli ELP oppure Islands dei già citati K.C.  Certo a far le pulci, qualche volta il sax di Yuri Romboli è talmente presente da far venire in mente l’innominabile “papettismo”,  ma questo per alcuni potrebbe essere un valore aggiunto. La percezione netta è che i Nora Prentiss siano un gruppo coeso che vuole percorrere ancora molta strada e glielo auguriamo come, nell’eterno divenire della musica in crescita, gli auguriamo anche qualche goccia in più di sana ignoranza: croce e delizia del nostro tempo. Esordio cromato, ma odoroso di bastoncini di incenso.