Noise Of Trouble – Distopia (Brigadisco, 2012)

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La recensione dell’ultimo album dei Mombu sul fondamentale blog Il Teatrino Degli Errori, recitava “Fra le tante, citiamo tre piaghe che hanno afflitto l’Agro Pontino negli ultimi secoli: la malaria, Tiziano Ferro e il jazz core. Nota di cronaca, la prima è già stata sconfitta”. A conferma che il jazz core, in quelle zone, è ancora assai virulento, ecco il disco dei latinensi Noise Of Trouble.
Ad essere sinceri, il disco dei Mombu non c’era affatto dispiaciuto e non ci dispiace neppure l’esordio di questo trio batteria – basso – sax (a turno soprano, tenore e baritono) che alla foga dei primi Zu aggiungono un certo gusto melodico e un’attenzione ai timbri e al rapporto fra suono e silenzio, che contribuiscono a rendere digeribile un disco, ma più in generale uno stile, non sempre facile. Una buona varietà di soluzioni, dunque, per una musica pensata e raffinata ma che, nel suo essere viscerale e priva di fronzoli è attitudinalmente hardcore: la batteria è pestata a dovere, le geometrie del sax sono spesso spigolose e il basso pulsa e batte funk al punto da far sembrare talvolta i Noise Of Trouble una versione dei Nomeansno dotata di fiati. Il disco presenta anche un lato contenutistico in genere assente in produzioni di questo tipo: il tema, evidente dalla titolazione dei brani (Genova, Alimonda, Placanica…), è il G8 di Genova, visto come evento che ha segnato tutto il primo decennio del nuovo secolo. Se l’intento è lodevole, il risultato dal punto di vista artistico lo è meno: essendo la band strumentale, il messaggio è affidato a tre tracce parlate (una poesia di Carlo Giuliani e due lunghi interventi di Giovanna Marini e Simone Cristicchi) che, nonostante le sonorizzazioni di fondo, rimangono estranee alla materia sonora, tanto che, negli ascolti successivi al primo, mi sono sempre trovato a saltarle. La formula si può forse riproporre (l’incipit furioso di Assassin dopo il brano che elenca i crimini della polizia a Bolzaneto è effettivamente emozionante), ma andrebbe rivista alla luce di una maggior sintesi o di un più stretto legame fra musica e parola. Tutto sommato si tratta comunque di una piccola pecca: i Noise Of Trouble dimostrano di essere un gruppo quadrato e capace, sia a livello di scrittura che di esecuzione, meritevole di palchi importanti.