Nigloswing – Senza Filtro (Autoprodotto, 2005)

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Un tuffo negli anni ’30, quando il “mer” era più blu, e non solo quello di Charles Trenet, più di un cielo che venne poi. Quando la cocaina era legale, pensa un pò, e il wiskey no. Quando per un bicchiere alcolico c’era chi vendeva l’anima nei locali seminterrati. E quei locali erano quelli di C'era una volta in America, sì, una volta quando l'America era ancora l'America. Quando le sigarette erano senza filtro. Quando i film erano muti e "certi americani", grazie al cielo, pure. Quel cinema era senza colori, eppure quale variopinta musica! Quando anche le scarpe erano in bianco e nero e riuscivano ad essere eleganti anche se camminavano nel fango, sprofondando nella Grande Depressione.
Eppure la musica, quale gioia! Tra uno Scott Fitzgerald e un Clyde, quello di Bonnie, il mood era più mood e nel fango c’era chi ci finiva solo per amore. Dunque amori infangati ma sulle note di un epoca mai così rivoluzionaria musicalmente. Il jazz e lo swing, nacquero in quegli anni ruggenti, ruggenti come le loro chitarre, trombe e contrabbassi. Erano anni improvvisati proprio come si fa con questa musica. Riviverli? Sì, è possibile, nell'album del trio torinese dei Nigloswing, che con Senza Filtro firma il loro primo album. Anche se è già oggi. Anche se c'è meno fango e più sigarette che il filtro ce l’hanno, facendoci più male di quelle di una volta. www.nigloswing.it