Lilies On Mars – Wish You Were A Pony (Elsewhere Factory, 2011)

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Vivono a Londra, ma i due terzi femminili dei Lilies On Mars sono italiani. Lisa e Marina hanno collaborato con Franco Battiato (chi vuole può genuflettersi) prima di dar vita a questo interessantissimo progetto che ha inglobato alla batteria Matthew Parker che suonava coi Sunny Day Sets Fire. E se il buongiorno si vede dal mattino, immaginatevi che pomeriggio. Voglio dire che in tre anni di vita i Gigli Marziani sono già al secondo lavoro, con l'ottima base di un primo album prodotto e mixato da loro medesimi e portato in un tour che ha girato per l'Europa e gli States. Porca la miseria, viene da pensare… Soprattutto dopo aver notato che in rete si trovano dei loro videoclip di canzoni tratte sia da Wish You Were A Pony che dall'omonimo album precedente (e, per dare un'idea di massima, vi butto lì Emiliana Torrini nei suoi momenti migliori) che sono davvero bellissimi. Experimental shoegaze. Questo è ciò che dicono di loro e, per ciò che mi riguarda, si inquadrano alla perfezione tra quello e un indie girlish pop che evoca un pò le Elastica, un pò le nipponiche Luminous Orange e un pò le formazioni nostrane di una quindicina d'anni fa dove erano le ragazze a fare le 'padrone di casa'- Ustmamò, Soon e gente così -. Sarà che dovrei smetterla di riguardare certi film anni '80 che inneggiano alle situazioni scolastico-adolescenziali, ma Crabs mi sembra uscita dall'ottima colonna sonora di Pretty In Pink e Hiding Under Water è una di quelle perfette ballate per due voci e arpeggi strappacuore, malinconica come una serata di fine estate o l'ultimo cucchiaio di gelato della coppetta. C'è un leggero delay di fondo che caratterizza i suoni delle chitarre, rendendo tutto più soffice (alla faccia delle sinestesie…) e onirico – Aquarium's Key o Angry Lullaby -, mentre le uniche due tracce in italiano – La Mattina Prima Di Andare A Letto e Su – si rifanno a Ok Computer di Johnny Greenwood e i suoi amici (sempre Tom Yorke primo della fila… cambiamo un pò, no?). E se poi sono accusabile di tifare per loro perchè la band è capitanata da ragazze e una di loro suona una Danelectro D59 di cui sono da sempre follemente infatuata, allora che lo si faccia. Però prima vale la pena ascoltarli i Lilies On Mars, anche perchè penso proprio che tutte le accuse a mio carico possano cadere già alla fine della prima traccia.