Lento – Earthen (Supernaturalcat, 2007)

lentoearthen

Giusto pochi giorni fa, notavo su una rivista specializzata che finalmente qualcuno si è deciso a raccogliere in un unico cofanetto l'opera omnia dei Karma To Burn, terzetto della West Virginia, a mio giudizio tra le più sottovalutate band della storia. Ricordo ancora il mio stupore, al Continental di New York, nel 1998, quando mi accorsi che i Karma si sarebbbero esibiti senza cantante. L'unico legame che unisce Lento e K.T.B è infatti l'essere band pesantissime e totalmente strumentali. Musicalmente sarebbero affini, almeno nell'approccio muscolare come nell'ispirazione assolutamente metal, per il resto, devo ammettere che il tessuto e la fibra dei Lento è di gran lunga più interessante e profonda rispetto a quelli dei compianti americani. Ed è anche giusto che, finalmente, il metal trovi una sua reale evoluzione. Sottolineo reale per evidenziare che, questa volta, non si tratti dell'ennesimo presunto "crossover" alla Dub War, Intronaut, Slipknot o una delle tante trovate per rendere vendibile l'inconciliabile. Il quintetto romano, fedele al proprio nome, procede su una propria rotta, a dispetto di vento ed intemperie, sviluppando una rarefatta atmosfera ambientale dove gli elementi, puliti da scorie ed impurità, possano finalmente generare nuove forme di vita. E con un certo orgoglio, come per i compagni di scuderia Ufomammut, sottolineo l'assoluta italianità del progetto. A dispetto delle tonnellate di immondizia metal che continuano a incensare i presunti giornalisti della stampa specializzata, ecco finalmente qualcosa di nuovo ed interessante. Un disco eccezionale. Per chi assume, per chi consuma e per chi annusa la terra prima di orinare.