Le Carogne – S/T (Autoprodotto, 2011)

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Un terzo di beat, uno demenziale e uno rocchenrol. Certamente il vecchio Pierpaolo De Iulis li farebbe entrare nel suo roster se fossero datati di almeno trent'anni, ma questo passa (per ora) il convento e questo gira nelle capocce di questi ragazzotti di frontiera (Imperia). Una band da ballare, da apprezzare tanto in una balera quanto ad una sagra estiva: di quelle che girano col proprio seguito di aficionados che pogano sotto il palco nell'indifferenza più generale.
Nipoti tanto di Persiana Jones quanto di Mal (periodo Furia): un punk assolutamente demodè ed eternamente controtendenza, apprezzabile per questo e per una certa perizia compositiva mai troppo scontata, ma sempre attenta al ritornello ed al ritmo. Sicuramente prendono dei punti per la scelta, spero voluta, di tener la voce filtrata ed in secondo piano rispetto al resto degli strumenti. Insomma un tavolo per Le Carogne a questo ristorante lo riserviamo, considerando che siamo sempre e comunque una trattoria. Detto con un certo orgoglio lo sottolineo. Consigliato ai nostalgici di Carmencita e del Merendero.