Koji Asano – Mileage Reimbursement (Solstice, 2012)

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Non si ferma, ci preoccuperebbe il contrario, la prolifica produzione del giapponese Koji Asano e a pochi mesi da Travel Coupon se ne esce con questo Mileage Reimbursement, andando a comporre un dittico che pare ispirato ai viaggi e al loro rapporto col denaro (o forse col lavoro). Cosa questo c’entri con ciò che ascoltiamo nel disco, onestamente ci sfugge.
Stavolta la musica è raccolta in un’unica, lunga traccia (oltre sessanta minuti) all’insegna della claustrofobia, dove suoni acustici si scontrano con l’elettronica sul campo della forma libera. Ad accompagnarci nel viaggio è il piano, lo strumento più presente e più riconoscibile: le sue note avanzano a fatica in un groviglio sonoro che rimandano alla classica moderna, al jazz, all’elettronica d’avanguardia. Non si scade comunque mai nel caos: Asano dà sempre l’impressione di mantenere il pieno controllo su tutta la materia musicale, coi tasti che, a seconda dei momenti, reagiscono sposando i suoni che si trovano di fronte o opponendovisi, creando una successione di situazioni che rendono l’ascolto alquanto intrigante. Non ci si illuda, comunque, i toni rimangono sempre piuttosto scuri e solo verso la fine la trama sonora sembra farsi un po’ meno opprimente, col piano che resta in compagnia di pochi suoni sintetici, sulla falsariga del Murcof più dark. Non sparisce, invece, l’atmosfera di tragedia incombente, che ci accompagnerà fino all’ultima nota, restando alfine irrisolta: a voi decidere se ciò sia da intendere come fine della minaccia o suo prolungarsi all’infinito. Per apprezzare pienamente Mileage Reinbursement bisogna essere avvezzi a certe sonorità: chi si è fatto le ossa nell’industrial si troverà probabilmente più a proprio agio rispetto ad ascoltatori di altre estrazioni, ma ciò non toglie nulla a un album di valore che difficilmente vi lascerà indifferenti.

www.kojiasano.com