Joanna Newsom – Have One On Me (Drag City, 2010)

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Dopo quello Ys che tanto ha fatto parlare di sé qualche anno fa, ritorna  la principessina dell'indiefolk Joanna Newsom, ben ripresasi dai suoi problemi alle corde vocali tanto da piazzare un disco monumentale, lungo come solo Emerson, Lake And Palmer avrebbero osato: un triplo da diciotto canzoni per due ore abbondanti di musica.
Per compilare questo mastodonte ci sono voluti ben tre produttori (tra cui Jim O'Rourke che si era già occupato di Ys) e un notevole numero di musicisti tecnici del suono; il risultato ovviamente non lascia spazio a compromessi, la Joanna o la ami o la odi, lei lo sa benissimo e rilancia: le parole chiave sono sempre la voce alla wannabe Kate Bush alternata con "bambina capricciosa", l'arpa e il piano per un indiefolk che trae ispirazione dalle radici del suono made in usa bianco. Credo che ai fan continuerà a piacere anche a dispetto della lunghezza, mentre renderà ancora meno interessati gli altri, ma la signorina è così, prendere o lasciare: al prossimo giro ci aspettiamo grafiche ancora più barocche, la stessa musica e magari un bel disco quadruplo.