Jacuzzi Boys – S/T (Hardly Art, 2013)

JacuzziBoys_LP

Bene, se l’abito facesse sempre il monaco, a guardar la copertina del nuovo album dei Jacuzzi Boys, dove campeggia una improbabilissima anatra antropomorfa con camicia e fucile da cacciatore e un paio di stivali con zeppa argentati che manco Ziggy Stardust, avrei dovuto aspettarmi un disco superglam; uno impara a diffidare di facili intuizioni e invece, questa volta almeno, l’immagine parla davvero come incipit del sonoro. I riferimenti fortemente anni ’70 ci sono sul serio: synth da morbidi a metallici che evocano spazi siderali – Double Vision – e belle e potenti schitarrate che hanno in scia ascolti di Marc Bolan e i suoi T-RexBe My Prism, Rubble, Over The Zoom – fanno da contorno al terzo lavoro (senza contare, nonostante si siano formati solo sei anni fa, una nutrita famiglia di ep, 7″ e collaborazioni a compilation) del folle trio di Miami che celebra il pop-rock – Dust, Hotline -. Si tratta di una celebrazione semplice, diretta e, si può dire senza paura di sbagliare, garage (pare che Iggy Pop, parlando della scena musicale della sua città natale, li abbia definiti molto validi nonostante il nome bruttissimo…). Un disco davvero divertente che, spero, vista l’attività iperenergetica live della band, avremo l’occasione di vedere a breve.