Insect Kin – Endless Youth And Other Disease (Autoprodotto, 2008)

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Volonteroso quartetto lombardo che ancora crede nel grunge più puro ed intransigente. Riff ossessivi, taglienti, sofferti, quasi a voler ricordare che Kurt Cobain è morto per i nostri peccati e non lo dimenticheremo. Chissà… forse se si fosse suicidato Axl Rose la storia del rock si sarebbe arricchita, sebbene ora saremmo circondati da epigoni con la bandana in fronte, ma è inutile speculare su morti e morti viventi. Gli Insect Kin pregni del loro mood circolare sembrano ripetere sempre lo stesso pezzo come per ricordarci l'unico verbo autentico partendo ciclicamente dal principio. Un demo carino quindi, dal carattere fragile, ma con germogli verdi e rigogliosi. Il packaging e l'artwork sono molto curati ed eleganti, ma la domanda nasce spontanea: gli anziani che ballano nel booklet interno sono mamma e papà? La gioventù senza fine è sempre tra le righe. Una malattia alla quale è difficile sfuggire.