Il Conte è tornato, intervista a Varg Vikernes

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Ebbene sì, lui. Il vostro incubo peggiore, il Freddy Krueger dei microsolchi, Varg Vikernes, il celeberrimo one-man-band di Burzum è tornato. All'indomani del nuovo Fallen, secondo album del ciclo chiamiamolo post-carcerario, siamo riusciti a contattarlo via mail: per sua stessa ammissione, l'unico modo per "parlare" direttamente con lui. Va sottolineato che, a dispetto del carattere schivo e introspettivo, la sua disponibilità per questa intervista è stata fulminea ed estremamente cortese. Non credo sia necessario ripercorrere le tappe fondamentali del percorso umano e professionale di Varg Vikernes: a chi volesse avere un primo approccio con l'estremismo musicale (ma non solo) norvegese consigliamo piuttosto Lord Of Chaos (Tsunami edizioni), finalmente tradotto in italiano ad un decennio dalla sua uscita. Per il resto, direi che questa intervista si commenta da sola: certo, ora come ora, gli rivolgeremmo volentieri mille altre domande, ma ci sembra di esserci tolti la maggior parte delle soddisfazioni. Ad ogni modo, se avete quesiti da porgli, potete scrivergli: vi risponderà sicuramente.

SODAPOP: E' stato recentemente pubblicato per la prima volta in italiano Lord Of Chaos di Moynihan/Søderlin. Ho letto in una tua intervista che criticavi aspramente il contenuto di quel volume. Hai qualche precisazione da fare ai tuoi fans italiani che meditano di acquistarlo entro breve?
VARG: E' stato pubblicato da ebrei al fine di diffondere bugie su uno di coloro che li ha smascherati per ciò che in realtà sono e per quello che in realtà fanno nel mondo.

SODAPOP: Paradossalmente mi risulta che il tuo libro Vargsmal sia stato stampato in Italia dove però non se ne è mai vista traccia, né in originale né in italiano. Confermi? Come te lo spieghi?
VARG: Non me lo spiego…

SODAPOP: Veniamo al nuovo lavoro. Mi pare che la prima impressione che derivi ad un primo ascolto di Fallen sia un marcato sviluppo verso la melodia. Questo anche in relazione a Belus. E' una considerazione sbagliata oppure è effettivamente un primo passo verso una maggior commercializzazione di Burzum?
VARG: Io faccio la musica che amo: non ho davvero idea di ciò che possa essere commerciale o meno e, in verità, non me ne frega niente scoprirlo. Aldilà di questo, era presente molta melodia anche nei miei primi lavori. La melodia non è qualcosa di nuovo per Burzum.burzumintervista3

SODAPOP: Una considerazione che mi frulla in testa negli ultimi mesi è che, benchè la tua figura sia assolutamente controversa nel panorama musicale (e non solo) europeo, i media ti dedicano sempre a comunque molto spazio. Come dire che (è una pessima espressione, lo so) non vai mai fuori moda. Precisato questo, non ti piacerebbe intraprendere un tour per supportare i tuoi dischi e soprattutto incontrare i tuoi innumerevoli fans dal vivo?
VARG: Direi di no. Non sono un attore, nemmeno un poseur e non voglio suonare dal vivo. E non vedo cosa ci guadagnerei ad incontrare chichessia a cui piaccia Burzum. Come ho detto prima: faccio la musica che mi piace e la registro, questo è tutto. Se fare dei tour potrebbe farmi vendere più dischi, bene, ma non mi interessa farlo. Certo, ho degli obblighi verso i miei distributori e verso l'etichetta che credo di onorare rispondendo ad interviste via e-mail tipo questa, ma questo è quanto. Anzi, se potessi, interromperei volentieri anche questa attività. Tutto qui.

SODAPOP: Che opinione hai dei gruppi black metal americani di ultima genreazione? Mi riferisco a Xasthur, Leviathan, Wolves In The Throne Room, Liturgy (quelli di Brooklyn)…
VARG: Mi dispiace, ma non ho mai sentito nominare nessuno di loro prima di ora.

SODAPOP: Benché mi ritenga completamente ateo o comunque con una spiritualità che difficilmente riuscirei a tradurre a parole sono rimasto molto affascinato dai tuoi scritti sui culti pagani nord-europei. Considerando che noi italiani siamo cattolici per tradizione e cultura: come si pregano, cioè, con quale ritualità ci si rivolge a Odino per chiedergli protezione o benedizione? Ci si mette a mani giunte come quando si prega la Madonna?
VARG: Io scrivo sulla mitologia scandinava, sulla stregoneria e sulla religione, ma questo non mi rende "religioso". Non credo di essere né abbastanza stupido né abbastanza ignorante da credere in qualsivoglia "Dio". Io credo nei nostri valori tradizionali Europei (pagani) e questo è quanto. Nessun Dio. Nessuna divinità. Nessuno spirito.

SODAPOP: Leggendo sul tuo sito il profilo del nuovo album non sono riuscito a capire se anche questa volta lo hai pensato e suonato interamente da solo oppure se ti sei avvalso del supporto di qualcuno? Nel panorama musicale odierno c'è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare?
VARG: No, io lavoro esclusivamente da solo e continuerò a farlo anche in futuro. Non ho bisogno di un'altra ruota del carro.

SODAPOP: Non hai mai desiderato scrivere le musiche per un film o per uno spettacolo teatrale?
VARG: Non particolarmente, ma la mia musica è già stata usata per film: quasi esclusivamente in un film americano chiamato Gummo, diretto da Harmony Korine.

SODAPOP: Anche io ho una figlia. Molto spesso mi domando se sia salutare farla rimanere nella stessa stanza dove sto ascoltando musica rumorosa. Hai qualche suggerimento al riguardo?
VARG: Mia figlia ha diciott'anni e vive a circa tremila chilometri di distanza da me: non credo abbiamo gli stessi problemi in questo contesto… Comunque, io non ascolto musica rumorosa quando non sono solo, quindi non mi pongo mai il problema. In generale, ti suggerirei di occuparti più del suo udito che del tuo intrattenimento.

SODAPOP: Chi è il più grande musicista di tutti i tempi? E il più grande filosofo?
VARG: Il più grande musicista? Forse Tchaikovsky. Il più grande filosofo? Forse Seneca o qualche altro stoico, o forse Soren Kirkegaard.

SODAPOP: Apprezzi la letteratura norvegese? Ti piace Henrik Ibsen? Lo hai mai visto rappresentato? Considerando che la sua ultima parola, in letto di morte, dicono sia stata "nonostante", quale vorresti fosse la tua?
VARG: Io odio Henrik Ibsen e in generale tutti i cosiddetti "grandi" scrittori norvegesi. Comunque no, non mi piace la letteratura norvegese (con qualche eccezione). Anzi, solo sentirli nominare, mi fa mettere mano alla spada…
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SODAPOP: Hai mai letto uno dei volumi della trilogia di Stieg Larsson? Chi è il tuo romanziere preferito? A livello mondiale intendo.
VARG: No, allo stesso modo cerco di dimenticare anche la letteratura crime svedese… E' tutto così sinistroide e politicamente corretto. Il mio romanziere preferito? Probabilmente Trygve Gulbrandsen. I suoi libri erano molto popolari nell' Europa centrale degli anni trenta. Il suo top, racchiuso in una trilogia è Og Bakom Synger Skogene ("e oltre le foreste canta"), è fantastico e molto norvegese.

SODAPOP: Sei a conoscenza, anche vagamente, della situazione politica italiana? Mi riferisco in particolare al primo ministro Berlusconi che è anche il proprietario (tra le altre cose) di tutte le maggiori televisioni private del paese.
VARG: Si, la stampa anti-Berlusconi (di proprietà ebraica) in norvegia ci tiene aggiornati su tutti i suoi presunti errori, ma ci dice molto poco sulla reale situazione politica italiana. Posso solo immaginare che siate stufi marci di politici che non fanno nulla per arginare il vasto afflusso di immigrati clandestini che arrivano nel vostro paese, e posso supporre che voi italiani se avete amore per voi stessi, nelle prossime elezioni, voterete solo per partiti che faranno qualcosa per questi problemi immigratori.

SODAPOP: Con quale aggettivo vorresti essere ricordato?
VARG: Forse "Senza compromessi".

SODAPOP: Ti sei posto un limite per quanto riguarda la musica? Cioè, già una volta ho letto che avevi intenzione di ritirarti con la famiglia, sparendo dal mercato musicale che, comunque va riconosciuto, per quanto riguarda le cifre di vendita dei tuoi dischi ha sempre viaggiato su cifre ragguardevoli.
VARG: Guarda, quello che hai letto era una stupida interpretazione di qualcosa che io ho detto una volta. Io non sono presente nella scena musicale; faccio esclusivamente interviste via e-mail e non ho bisogno di essere presente in qualsivoglia scena al fine di fare musica. Io vivo esattamente come voglio vivere.

SODAPOP: Cosa ascolti ancora con piacere del vecchio heavy metal anni 80'? Quali dischi sono invecchiati bene (a parte i tuoi)?
VARG: Credo gli Iron Maiden, un paio di canzoni degli Slayer e una manciata di pezzi degli Accept. Comunque non saprei cosa rispondere a questa domanda; io non ascolto metal (a parte Burzum)… Principalmente sento i Cure, musica classica e musica balalaika…

SODAPOP: Concludiamo con un pizzico di turismo. Non so se sei mai venuto nel nostro paese, ma in ogni caso, cosa ti piacerebbe scoprire o visitare dell'Italia ?
VARG: Dunque… Io, in generale, non amo viaggiare e, se proprio ne sento il bisogno, preferisco ammirare i paesaggi stranieri attraverso le fotografie. Ne trovo un sacco online. "Non c'è posto come casa propria". Comunque qualora decidessi di venire in Italia probabilmente visiterei le rovine dell'antica Roma, templi e villaggi. Spero che un giorno il tuo paese risorgerà, elevandosi dalla cristianizzazione per ritornare al suo antico splendore. O altrimenti cadrà ancora più in basso per diventare un paese mussulmano. Questo è ciò che vi aspetta, lo sapete.

SODAPOP: Grazie per la disponibilità Varg, buona fortuna.
VARG: Grazie per il tuo interesse e buona fortuna anche a te. Ti auguro tutto il meglio e, come ho detto poc'anzi, spero che l'Italia ritorni presto agli antichi fasti. Siate forti, siate fieri, siate onorevoli. Siate italiani.