HMWWAWCIAWCCW? – S/T (Boring Machines/Avant!, 2012)

L’esordio sulla lunga distanza degli How Much Wood Would A Woodchuck Chuck If A Woodchuck Could Chuck Wood?, terzetto torinese che già avevamo conosciuto per lo split insieme ai Father Murphy, porta a compimento il percorso iniziato con le prime esibizioni dal vivo. Finalmente possiamo dare un nome ai brani che tante volte abbiamo sentito e che nel corso del tempo hanno assunto la forma che oggi ascoltiamo.
Di pari passo con l’evoluzione musicale, il gruppo ha saputo far germinare le influenze iniziali, Death In June e Swans in primis, e pur ancora debitore di questi mostri sacri, ha sviluppato uno stile proprio, che combina tutta una serie di elementi e li fagocita in un universo spiritualmente dark, ma di forma indefinita. Giocato su una voce recitante baritonale e sulla convivenza di melodie acustiche che si stagliano su fondi simili a scariche elettrostatiche, questo LP ci accompagna a passi lenti e pesanti in un percorso esistenzialista i sei tappe: Joy And Rebellion è una Shine On You Crazy Diamond spogliata di tutto, senza più splendore né redenzione, Save Us suona praticamente dark ambient, con buona pace dell’invocazione del titolo, In Aria si fa notare per  uno sfondo in cui si agitano fantasmi che potrebbero provenire tanto da un girone infernale, quanto da un’area a forte concentrazione industriale. I rari momenti lirici non possono alterare al chimica di un album composto da una sostanza scurissima, e anche quando, nella conclusiva The Rock, fa capolino un po’ di chiarore – in realtà più una nebbia luminescente che non un raggio di luce –  la voce ancora più grottesca del solito sembra annullare ogni residua speranza. Per quanto possa sembrare strano per un gruppo che propone una musica così poco accondiscendente, la dimensione ideale degli How Much Wood… resta quella live, dove sanno coinvolgere un pubblico di ogni estrazione in un’atmosfera quasi sacrale. Questo LP, dalla veste giustamente austera, riesce tuttavia a restituire un’immagine piuttosto fedele di quello che il gruppo è sul palco: se non li avete mai visti, sarà una buona anticipazione, se già vi è capitato, vi terrà compagnia fino alla prossima volta.